Il Governo ha approvato il Decreto "Cura Italia" che contiene misure straordinarie connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 per la sanità, le famiglie e il lavoro
Funzionamento della scuola nel periodo dell’emergenza
Per il settore scolastico il decreto prevede importanti novità, tra le quali spicca la facoltà per i dirigenti scolastici di chiudere gli istituti e di organizzare la didattica da remoto, lasciando le scuole aperte solo per le attività indifferibili.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha chiarito la portata di queste disposizioni: “La norma approvata prevede che il dirigente scolastico possa organizzare la didattica a distanza, significa che se noi avevamo prima il collaboratore scolastico che si occupava della vigilanza degli studenti o della pulizia delle scuole e gli studenti non ci sono e le scuole non devono essere pulite, il collaboratore scolastico grazie alla norma potrà restare a casa. L’assistente tecnico potrà restare a casa e dovrà lavorare per dare una mano nella didattica a distanza. L’assistente amministrativo potrà lavorare da casa in modo che l’amministrazione scolastica possa andare avanti. Tutto ciò che potrà essere fatto a distanza sarà fatto a distanza, eccetto quelle attività indifferibili che i dirigenti scolastici sanno quali essere in base delle singole istituzioni scolastiche. Ad esempio, l’azienda agraria ha gli animali dentro, ci sono delle scuole che hanno animali dentro. Qualcuno di quegli animali dovrà occuparsene. Altro esempio banalissimo: se un genitore ha bisogno di prendere un libro potrà prendere un appuntamento e, rispettando le prescrizioni del Ministero della salute, andrà a prendere il suo libro.”
La ministra ha da ultimo precisato che “le scuole potranno fisicamente chiudere, ma il lavoro della scuola non potrà fermarsi. La scuola è e deve essere un presidio dello stato.”
Il decreto assegna delle risorse per salvaguardare la continuità occupazionale dei docenti già titolari di contratti di supplenza breve e saltuaria, nei periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche disposti in relazione all’emergenza sanitaria da Covid-19.
Interventi per le famiglie
A sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine.
Il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate.
Didattica a distanza
Sono stati stanziati 85 milioni per consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità; per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali e per formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza.
Inoltre nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado saranno assunti dei nuovi assistenti tecnici, così da supportare questo tipo di attività così importante visto il periodo di sospensione delle lezioni in sede.
Pulizia delle scuole
Per consentire alle istituzioni scolastiche ed educative pubbliche del sistema nazionale di istruzione di dotarsi dei materiali per la pulizia straordinaria dei locali, nonché di dispositivi di protezione e igiene personali, sia per il personale sia per gli studenti, è stato autorizzato un finanziamento di 43,5 milioni di euro.
Concorsi
Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che i concorsi scuola, nonostante la situazione emergenziale, saranno banditi a breve. Le prove potranno essere svolte successivamente in quanto il decreto prevede un termine di sospensione di due mesi delle procedure concorsuali; comunque, secondo l’Azzolina, entro i primi mesi estivi si potrà dare l’avvio alle prove, così da poter procedere regolarmente a settembre con le immissioni in ruolo.
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