Nuova vittoria targata ANIEF al TAR del Lazio: annullati gli atti che escludevano una docente in possesso di diploma magistrale linguistico dalle graduatorie finali del Concorso a Cattedra 2012. L'Avv. Simona Fabbrini ottiene giustizia per la nostra iscritta e la condanna del MIUR al pagamento delle spese processuali quantificate in 2.000 Euro oltre accessori.
Il TAR del Lazio non ha più dubbi sulla validità del diploma magistrale linguistico quale titolo di accesso al concorso a cattedra e annulla gli atti ministeriali che escludevano una docente dalla graduatoria finale di merito in cui era rientrata dopo aver superato brillantemente tutte le prove concorsuali. L'esclusione era stata motivata dal fatto che la docente, diplomata entro l'anno 2001/2002 presso un Istituto Magistrale, aveva conseguito la maturità sperimentale linguistica e, per questo, il MIUR non le riconosceva il possesso di un diploma magistrale “valido” per la partecipazione al Concorso bandito ex D.D.G. 82/2012. L'ANIEF, che da sempre si è battuto per veder riconosciuta l'assoluta validità delle sperimentazioni magistrali linguistiche, ha patrocinato la causa della docente e il Tribunale Amministrativo ha dato piena ragione alle tesi sostenute dal nostro sindacato.
La sentenza, infatti, riconosce senza ombra di dubbio che “la sperimentazione scolastica, intesa, a norma dell'art. 278 del D.Lgs. 16.4.1994, n. 297 (ora abrogato dall'art. 17 del D.P.R. 8.3.1999, n. 275), come “ricerca e realizzazione di innovazioni degli ordinamenti e delle strutture”, è stata autorizzata ed attuata dall'Istituto magistrale suddetto in vista del nuovo assetto dell'istruzione elementare, nel cui ordinamento didattico è ora compreso l'insegnamento della lingua straniera, e della formazione (anche a livello universitario) degli insegnanti elementari, tanto è che entrambi i corsi di sperimentazione (quello ad indirizzo linguistico e quello ad indirizzo pedagogico) tenuti in contemporanea dal medesimo Istituto, sono stati articolati in cinque anni di studio, con possibilità di accesso, a conclusione del ciclo, a tutte le facoltà universitarie”. Pertanto, a prescindere dall'interpretazione letterale del bando e dalla considerazione che le materie di insegnamento dei due indirizzi di studio dell'Istituto magistrale statale frequentato dalla ricorrente non erano, in parte, coincidenti - il Collegio ritiene che il diploma di maturità linguistica in possesso della ricorrente rappresenti titolo valido per l'ammissione alla procedura concorsuale oggetto della impugnata esclusione”.
Vittoria completa dell'ANIEF, dunque, che arriva giusto in tempo per far partecipare la docente alle prossime operazioni di reclutamento e permetterle di stipulare l'aspirato contratto a tempo indeterminato cui da sempre aveva diritto.
10 luglio 2015 Ufficio Stampa Anief www.anief.org