"A seguito dell’ipotesi di contratto che sarà probabilmente firmata da tutti i contraenti, e del nuovo CCNQ che detta le regole sulla rappresentatività, con la riduzione dei comparti, finalmente potrà aprirsi la stagione contrattuale. Quindi è inutile in questo momento fare diffide per i rinnovi dei contratti perché verrà da se questa nuova trattativa per i rinnovi contrattuali." Questo è quanto dichiara in prima battuta il presidente Anief Marcello Pacifico durante un’intervista.
"Rinnovo dei contratti che dobbiamo ricordare – prosegue Pacifico - è stato previsto dalla Corte Costituzionale e che però dopo l’approvazione del decreto legislativo 150 del 2009, meglio noto come riforma Brunetta, sostituirà il criterio del merito, legato agli scatti di anzianità con il criterio del merito legato alla prestazione; cosa che è già avvenuta nella scuola con la legge 107 del 2015 che ha introdotto la valutazione del personale ed un bonus sul merito in base a tale valutazione".
Cosa significa questo? Il presidente Anief e segretario CISAL ci spiega che ciò significa "che appena si firmeranno i contratti quei dipendenti pubblici che ancora avevano degli scatti di anzianità non potranno più usufruirne, ci sarà un salario minimo garantito per legge e poi un surplus a seguito di tagli sempre nel settore, che andrà a finanziare questa prestazione".
Il presidente del sindacato della scuola prosegue sostenendo che tutto ciò però non li trova d’accordo soprattutto là dove "l’indennità di vacanza contrattuale invece che prevista per legge, con una legge del 2008, deve essere pagata almeno al 50% rispetto al costo dell’inflazione, deve essere sbloccata".
Pacifico fa sapere che come Anief ma anche come Cisal e Radamente, "sarà possibile, per tutti i dipendenti pubblici, chiedere l’adeguamento di indennità di vacanza contrattuale al vero costo della vita, quello certificato dal ministero" e ciò significa aumenti degli stipendi per almeno il 10% nelle buste paga del mese di settembre.
Informa anche che per aderire è semplice “attraverso il sito Anief , se si lavora per la scuola, o attraverso il sito di Cisal o Radamante se si lavora nel pubblico impiego per ottenere almeno quanto l’articolo 36 della Costituzione prevede.