(Teleborsa) - Scuole chiuse da oggi in tutta Italia e, mentre gli studenti già festeggiano le vacanze estive, gli insegnanti e il personale della scuola fa un bilancio dell'anno scolastico. Ci ha provato anche il sindacato della scuola Anief, che fa un resoconto ancora disastroso. La riforma scolastica ha acuito, anziché risolvere, i problemi dell’istruzione pubblica, basti pensare all'imminente istituto della chiamata diretta dei docenti da parte del preside o all'assegnazione del bonus di 24 mila euro a pochi docenti meritevoli (alle superiori anche attraverso il giudizio degli allievi). Per non parlare del boom di supplenze annuali, anche dopo il piano straordinario di reclutamento, e di mancate stabilizzazioni, malgrado vi siano 80 mila laureati abilitati che chiedono solo di essere inseriti nelle Graduatorie ad esaurimento e di essere immessi in ruolo. Preoccupa poi lo stallo degli stipendi, sempre più divorati dall'inflazione, e privati pure dell’indennità che per legge avrebbe dovuto tenere il passo. Intanto, tutto il personale Ata continua ed essere dimenticato e pure il concorso per dirigenti non arriva... Marcello Pacifico, leader del sindacato, cita l'esempio di Pantelleria, dove "le penalizzazioni toccheranno pure gli studenti, visto che i fondi per il Miglioramento dell’offerta formativa continuano ad essere dimezzati rispetto al 2011, con le scuole costrette a fare pressioni sui genitori dei loro allievi, per chiedere dei contributi che sanno poco di volontario".