Prima il governo e ora il Miur hanno voluto fare di testa loro, non ascoltando i nostri consigli espressi nelle sedi istituzionali. Ora dovranno giustificare in tribunale, sino alla Corte Costituzionale, la legittimità di scegliere i docenti in modo discrezionale". Lo sostiene Marcello Pacifico, presidente dell'Anief, annunciando così il ricorso in Consulta del sindacato, secondo il quale "sta portando scompiglio e timori la pubblicazione delle indicazioni operative del Miur per l'individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi".
Per Pacifico "la categoria non può non ribellarsi. Siamo convintidella bontà della nostra battaglia legale: la scuola pubblica non può essere gestita come un'azienda privata e il dirigente scolastico non è stato assunto per fare l'amministratore delegato".
Secondo l'Anief, infatti, "il problema è nella filosofia di un impianto normativo (completamente sganciato dall'anzianità servizio, adottata egregiamente per decenni) assolutamente inapplicabile a qualsiasi amministrazione dello Stato. Ancora di più perché dovrà assolversi in tempi contingentati e condotto da segreterie ridotte ai minimi termini a causa dei 50mila tagli agli Ata degli ultimi anni", conclude la nota.