ROMA, 18 OTT - In tema di alternanza scuola-lavoro il Ministero dell'Istruzione si nasconde dietro ai numeri: tanta improvvisazione, manca il Regolamento sui diritti e doveri degli studenti e pochissime aziende hanno sottoscritto accordi": lo afferma in una nota l'Anief, ricordando che "il Miur ha comunicato che 'nell'anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell'anno 2014/2015'". Inoltre, insiste l'Anief, "il Miur ha presentato una serie di progetti che sulla carta puntano alla qualità: tuttavia, in realtà, le cose stanno diversamente perché vi è un vuoto riguardante pure il piano della sicurezza". Per Marcello Pacifico, presidente di Anief e segretario confederale della Cisal, "senza un regolamento-base nazionale - un decreto specifico contenente le regole organizzative degli stage e gli enti accreditati presso la Camera di Commercio - i ragazzi rischiano di essere sfruttati e mal formati. È un passaggio cruciale e ineludibile: è da lì infatti che parte la formazione fuori scuola negli ultimi tre anni delle superiori. Con il regolamento - conclude Pacifico - ci aspettiamo che si preveda un rimborso a favore degli studenti, anche minimo, per l'attività svolta in azienda".