ROMA, 12 DIC - Gentiloni "valuti con ponderazione a chi affidare il Miur. Serve un Ministro credibile e avulso dalla riforma che ha fatto cadere Renzi". E' quanto afferma l'Anief aggiungendo che il futuro premier "deve avere ben chiaro in mente che il personale della scuola è di gran lunga la categoria più presente nell'amministrazione pubblica: questi lavoratori sono stati determinanti nella débacle a cui è andato incontro il Governo lo scorso 4 dicembre. Ignorare questo risultato inequivocabile nella scelta del nuovo primo 'inquilino' del Miur sarebbe un grave errore". "A viale Trastevere - afferma Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - deve arrivare un esponente capace di realizzare un dialogo costruttivo con chi opera nella scuola ogni giorno, per avere un filo diretto con insegnanti, personale tutto, studenti e famiglie: esattamente il contrario di quanto fatto dall'ultimo esecutivo che si è tenuto stretto le proprie convinzioni sbagliate su meritocrazia e chiamata diretta, salvo rimetterle in discussione quando ormai era troppo tardi. Per questi motivi è indispensabile - prosegue - individuare qualcuno con esperienza diretta nella scuola, oltre che con un alto spessore culturale ed etico, che non abbia condizionamenti nel superare, con una contro-riforma, quei provvedimenti dannosi approvati contro il volere della stragrande maggioranza degli addetti ai lavori e dell'opinione pubblica: attraverso obiettivi semplici e condivisi, si potrebbe davvero voltare pagina e risollevare un settore chiave per il presente e per il futuro del Paese. Pensare, invece, di rilanciare il sistema d'istruzione senza liberarsi della zavorra delle norme della Legge 107 significherebbe perseverare nello sbaglio".