Il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli, "in piena continuità rispetto alla precedente gestione", vuole portare a compimento la legge 107 con i decreti delegati. Secondo l'Anief, però, "se è vero che si vuole prendere tempo, chiedendo per l'approvazione dei nove decreti delegati una proroga di almeno tre mesi rispetto al termine ufficiale del 15 gennaio prossimo, è altrettanto vero che l'intenzione rimane quella di mantenere in vita i tanti profili di incostituzionalità della riforma: a partire dai discrezionali ambiti territoriali e la conseguente chiamata diretta dei docenti, per i quali si cercherebbe l'appoggio di altre istituzioni". Alcuni aspetti indispensabili da cambiare rispetto alla 'Buona Scuola' sono, per l'Anief, il bonus per il "merito" annuale e l'aggiornamento professionale (500 euro), da cui sono stati esclusi tutti i supplenti oltre che gli educatori e il personale Ata, nonché il vincolo dei 36 mesi di supplenze oltre il quale il precario non verrebbe più nominato - previsto anche questo dalla legge 107 - che sovverte le indicazioni espresse dalla curia europea secondo cui scatta l'assunzione e non il respingimento del lavoratore. Tra le modifiche da apportare c'è, poi, continua il sindacato, l'aggiornamento annuale delle Graduatorie ad esaurimento, come quelle d'istituto; l'inserimento in una fascia aggiuntiva delle Gae di tutti coloro che oggi risiedono solo nella seconda fascia delle graduatorie d'istituto, pur essendo regolarmente abilitati all'insegnamento; la possibilità di presentare domanda di supplenza non più ad appena 20 scuole ma, bensì, all'intero ambito territoriale dove sono collocate; all'apertura ai laureati, iniziando a dare loro la possibilità di partecipare ai Concorsi a cattedra, ma anche nella terza fascia delle graduatorie d'istituto.