Sindacato annuncia: al via ricorsi in tutta Italia.
Roma, 29 gen. (askanews) - "La quarta fascia delle Graduatorie a esaurimento per i docenti abilitati non si doveva fare: dopo che a dirlo era stato il Tar del Lazio, con una la prima sentenza emessa nei giorni scorsi, a dichiararne l'illegittimità è ora anche il Tribunale del Lavoro di Trani, il quale ha accolto senza riserve la richiesta di un docente abilitato, inserito dal Miur in tale fascia artificiosa: per il giudice, l'insegnante andava collocato nella terza fascia già dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie del 2014 e in base all'effettivo punteggio posseduto". Lo afferma il sindacato Anief che annuncia l'avvio di ricorsi in tutta Italia per ottenere il recupero del ruolo o della supplenza mancata a causa dell'inserimento in quarta Fascia. Nella sentenza, il giudice spiega che il decreto ministeriale 235/2014 è illegittimo perché viola il principio fondamentale del rispetto del merito nelle Graduatorie ad esaurimento. Ne consegue - sottolinea l"Anief - che l'aggiornamento delle GaE di tre anni fa, utile per il triennio 2014/2017, doveva prevedere che i docenti collocati in quarta Fascia avrebbero avuto diritto a essere correttamente inseriti nella fascia precedente. Difatti, una volta acquisito il requisito di ammissione nelle Graduatorie d'interesse, come già confermato dal TAR del Lazio, "l'unico criterio di graduazione - riporta la sentenza - è quello che discende dalla valutazione dei titoli al fine di individuare i più capaci e meritevoli, non essendo il momento di conseguimento dei requisiti di ammissione utile a individuare i soggetti più capaci e meritevoli". Il Tribunale del Lavoro di Trani si è espresso sulla stessa lunghezza d'onda, ricordando anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 ottenuta dall'Anief, ribadisce che "un'interpretazione come quella fornita e applicata dal ministero si pone in netto contrasto col principio meritocratico affermato dalla Consulta e non può che essere ritenuto incostituzionale per violazione dell'art. 3 della Carta". Pertanto, osserva Anief, la "collocazione in quarta fascia risulta a tutti gli effetti un atto autoritativo senza rispetto per i canoni costituzionali". "L'illegittimità della collocazione in quarta Fascia - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - era palese e noi l'abbiamo denunciata sin dalla sua creazione. Il Miur non poteva distinguere le Graduatorie a esaurimento e porre in posizione deteriore, la cosiddetta 'fascia aggiuntiva', docenti aventi maggior punteggio rispetto ad altri che, pur con un punteggio inferiore, sono stati collocati in terza fascia. Abbiamo fatto notare all'amministrazione che i precetti costituzionali non possono essere aggirati. Ma non siamo stati ascoltati. Ora, procederemo con specifici ricorsi, per ristabilire la legalità attraverso il tribunale: i docenti collocati in quella fascia hanno diritto all'immissione in ruolo retroattiva in base al merito. Un motivo in più - conclude Pacifico - per aggiornare le GaE sin da subito, assieme alle graduatorie d'istituto, anziché attendere un altro anno".