ROMA, 10 FEB - La delega alla riforma vuole portare da 20 a 22 il numero di alunni per classe in presenza di disabili e a questo proposito dal Senato parte un'interrogazione al ministro dell'Istruzione: lo rende noto l'Anief segnalando l'iniziativa di un gruppo di senatori secondo i quali 'lo schema di decreto legislativo per la promozione dell'inclusione scolastica, all'esame del Parlamento, non sembra garantire i diritti, né soddisfare i bisogni degli studenti disabili'. "Non si può pensare di garantire la continuità didattica solo costringendo il docente specializzato a rimanere sull'alunno - afferma il presidente di Anief Marcello Pacifico - così come non possiamo che contrastare la norma che alza il numero di alunni in presenza di un disabile grave nel gruppo-classe. Come si può pensare di elevare la qualità della didattica 'speciale' se a governare sono sempre le esigenze di cassa? È chiaro che se ne riparlerà in tribunale: i giudici saranno chiamati a esprimersi sull'ennesima lesione del diritto allo studio. Infine - conclude - non possiamo non ricordare che la delega sul sostegno non si occupa di un aspetto fondamentale: il dato nazionale degli oltre 40mila posti, su 140mila, che ogni anno devono andare in deroga fino al 30 giugno, a causa di una legge, la 128/2013, che non si riesce a cancellare".