ROMA, 27 DIC - Ancora una manciata di ore e sulla prima fase del concorso per selezionare 2.425 nuovi presidi si potrà mettere la parola fine. A ridosso di Natale le domande pervenute erano circa 25mila, alle 9.30 di stamani se ne contavano 28.840 di cui 17.434 già inoltrate. Per presentare la propria candidatura, tramite la piattaforma del Miur Polis, c'è tempo fino alle ore 14.00 di venerdì 29 dicembre. All'ultimo concorso ordinario per dirigenti scolastici - nel 2011 - erano arrivate a viale Trastevere 42.158 domande per 2.386 posti in palio. Al nuovo corso-concorso possono partecipare i docenti e il personale educativo di ruolo con almeno cinque anni di servizio. Utile anche il servizio precedente al ruolo. La selezione dei partecipanti sarà severissima: cinque prove, un corso di formazione e un tirocinio. Si parte con un quizzone di 100 domande, estratte da una banca dati di 4mila quesiti resa nota sul sito del Ministero almeno 20 giorni prima dell'avvio della prova. La fase concorsuale prevede, infatti, una prova preselettiva unica a livello nazionale nel caso in cui le candidature siano almeno tre volte superiori ai posti messi a bando ed essendo la quota già superata è certo che ci sarà questa prima scrematura. Le domande punteranno a verificare le conoscenze di base per l'espletamento delle funzioni dirigenziali. La prova sarà svolta al computer. Sarà ammesso allo scritto, in base al punteggio ottenuto (il massimo è 100), un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale. Per quanto riguarda la prova scritta, sono previste cinque domande a risposta aperta e due domande a risposta chiusa in lingua straniera (livello B2). I candidati che otterranno il punteggio minimo di 70 punti potranno accedere all'orale che mira ad accertare la preparazione degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Chi supererà scritto e orale sarà ammesso, sulla base di una graduatoria che tiene conto anche dei titoli, al corso di formazione dirigenziale e di tirocinio selettivo. Due i mesi di lezione in aula e quattro quelli di tirocinio a scuola, che potranno essere integrati anche da sessioni di formazione a distanza. Tra gli obiettivi che il Miur si è prefissato c'è anche quello di ringiovanire la categoria, considerando che il 31,6% dei presidi in servizio ha più di 60 anni e l'età media è di 55,6 anni. Un goal che, secondo l'Anief, difficilmente sarà segnato. "Come si fa a ridurre l'età media dei capi d'istituto se lo stesso dicastero dell'Istruzione si ostina a lasciare fuori dal concorso a preside tutti i laureati con cinque anni di servizio non ancora assunti o appena immessi in ruolo?" stigmatizza il sindacato annunciando già ricorsi. Attualmente sono 6.792 i dirigenti scolastici in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali. (ANSA).