Roma, 5 mar. (Adnkronos/Labitalia) - L'Anief, si legge in una nota, "ha seguito con attenzione gli sviluppi di questa tornata elettorale, ma in rigoroso silenzio, convinta che l'azione sindacale non debba interferire con le decisioni dell'urna dei cittadini".
"Ora, però, che le scelte degli italiani sono state fatte, le percentuali di voto sono definite e i segretari di artito - avverte - stanno prendendo le dovute decisioni, la giovane organizzazione sindacale ha il dovere di sottolineare un fatto inequivocabile: i primi due partiti risultati al termine dello scrutinio delle votazioni, il M5S e la Lega Nord, hanno in più occasioni dichiarato, e ufficialmente sottoscritto nel programma elettorale, che avrebbero cancellato la riforma della Buona Scuola. Ora che hanno l'opportunità di farlo -continua la nota- è bene che non si tirino indietro".
Per Marcello Pacifico (Anief-Cisal), "quella riforma è stata approvata contro il volere del 99 per cento degli insegnanti e del personale Ata: è stato un diktat imposto dall'alto, che il popolo della scuola non ha mai perdonato al Pd. Adesso, però, si volta pagina". "È bene che lo si faccia davvero. E in tempi rapidi. Il nostro settore non può permettersi deviazioni o ripensamenti", conclude.