ROMA, 19 APR - La firma per il rinnovo del contratto nella scuola è "un evento storico, perché non si verificava da quasi un decennio, ma del tutto vanificato dalla consistenza ridicola degli importi che, probabilmente nel mese di maggio, tutto il personale della scuola andrà a percepire: il trattamento peggiore sarà riservato agli assistenti amministrativi, i tecnici e i collaboratori scolastici che già percepiscono gli stipendi più bassi della pubblica amministrazione, visto che variano tra i 1.000 e i 1.300". A sostenerlo è Marcello Pacifico (Anief-Cisal). "Questa sarebbe la famosa valorizzazione di cui anche nelle ultime ore ha parlato la ministra Fedeli? Può - prosegue Pacifico - un applicato di segreteria scolastica con oltre 35 anni di anzianità essere felice per vedersi assegnati 42 euro di aumento, dopo avere avuto lo stipendio bloccato dal 2009? Gli aumenti concordati risultano tre volte sotto l'indice Ipca aggiornato negli ultimi dieci anni. In base all'indice oggettivo economico su scala nazionale, legato al costo della vita, i lavoratori della scuola che rappresentiamo avrebbero dovuto percepire 300 euro, per di più senza novità sull'adeguamento dei profili al resto della Pubblica amministrazione. Nella scuola il personale Ata lavora di più rispetto agli enti locali, a cominciare dai Comuni, ma a parità di qualifica si ritrova con uno stipendio miserevole. Tra l'altro con la carriera bloccata, visto che dopo 15 anni ci ritroviamo con tanti amministrativi utilizzati annualmente come Dsga ma mai ricollocati professionalmente nel ruolo superiore perché non si fanno i concorsi biennali previsti per legge disapplicando la percentuale di riserva al personale interno. Anief s'impegna a rivedere tutto nel prossimo contratto, appena diventerà rappresentativa a seguito del rinnovo delle rappresentanze sindacali di ogni istituto". (ANSA).