Dalle proiezioni giunte dal territorio nazionale, il risultato dovrebbe oscillare tra il 6,5 e il 7,5%, andando a costituire un testa a testa con la Gilda, viste le 41mila deleghe Anief certificate dal Miur (+27 mila dal 2014) rispetto alle probabili 75 mila complessivamente registrate sul nuovo comparto, e ai possibili 60 mila voti espressi rispetto alla precedente tornata, al lordo degli altri ex comparti di AFAM, Università e Ricerca, dove il giovane sindacato non si è presentato. Complessivamente, tra i voti espressi nelle 5 mila scuole dove è stata presentata la lista Anief, si potrebbero superare le 60 mila preferenze (+ 33 mila rispetto al 2015): 11 mila in Sicilia, 9 mila in Lombardia e Campania, le tre regioni che raccolgono la metà dei voti. Se i dati e le relative proiezioni saranno confermati, a scrutinio finale nonostante l'alta percentuale dei votanti, l'aumento delle deleghe e l'unificazione dei comparti, Anief si ritroverebbe a superare la soglia del 5% della rappresentatività, con una preferenza alle proprie liste del 12%, e con una media sul tasso di rappresentativa più del doppio superiore alla precedente certificazione, con una forbice dal 6,5 al 7.5% tale da garantire le prerogative sindacali fino ad oggi negate in termini di permessi, distacchi, assemblee, partecipazione sindacale.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): Ci accingiamo ad assistere ad un vero terremoto, non solo nel comparto più grande della pubblica amministrazione, ma anche per tutto il pubblico impiego dove la confederazione Cisal - cui Anief aderisce dal 2014 - potrebbe conquistare la rappresentatività anche nei comparti degli enti centrali, locali e nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, di fatto collocandosi come terza forza confederale. I complimenti più vivi sono rivolti alle Rsu elette cui daremo una formazione adeguata e ai non eletti che siamo pronti a candidare come RSA. È giusto ricordare le liste più votate, a testimonianza dello sforzo comune e della voglia di cambiamento che i candidati Anief hanno saputo interpretare: l’IPSSCT Verri di Busto Arsizio, dove ci sono stati assegnati 112 voti, l’IS Angelo Berti di Verona, con 88 voti, ma anche l'IIS Antonello Messina di Messina, che con 87 voti ha fatto registrare il record di voti Anief nelle scuole della Sicilia. Aspettiamo con fiducia i risultati definitivi e siamo pronti a far entrare il diritto nei nostri istituti, nella contrattazione nazionale e integrativa #perunascuolagiusta. Buon lavoro a tutti noi.
Non è un dato definitivo, ma si può dire con relativa certezza: il sindacato Anief ce l’ha fatta e a seguito del rinnovo delle Rsu, svolto la scorsa settimana, si accinge a diventare rappresentativo e a sedersi al tavolo delle trattative nazionali. In base ai risultati pervenuti dal 70% delle scuole scrutinate laddove Anief ha presentato complessivamente 5 mila liste, risulta infatti che il giovane sindacato ha fatto registrare il 12% delle preferenze, piazzandosi nel 60% delle scuole anche davanti a Snals e Gilda. L’evento si celebra a dieci anni esatti dalla nascita del giovane sindacato, nato appunto nel 2008, andando ad occupare in questi casi la quarta posizione tra i sindacati nazionali, poco distante da Uil, dietro Flc-Cgil e Cisl.
Dalle proiezioni giunte dal territorio nazionale, il risultato dovrebbe oscillare tra il 6,5 e il 7,5%, andando a costituire un testa a testa con la Gilda, viste le 41mila deleghe certificate dal Miur (+27 mila dal 2014) rispetto alle probabili 75 mila complessivamente registrate sul nuovo comparto, e ai possibili 60 mila voti espressi rispetto alla precedente tornata, al lordo degli altri ex comparti di AFAM, Università e Ricerca, dove Anief non si è presentata.
Complessivamente, tra i voti espressi nelle 5 mila scuole dove è stata presentata la lista Anief, si potrebbero superare le 60 mila preferenze (+ 33 mila rispetto al 2015): 11 mila in Sicilia, 9 mila in Lombardia e Campania, le tre regioni che raccolgono la metà dei voti.
Ma tra gli obiettivi raggiungibili, Anief risulterebbe il secondo sindacato, considerando le preferenze ricevute, in Sicilia e in Abruzzo (dove ha coperto rispettivamente l'88% e il 72% delle scuole). Ed il terzo in Molise (94,5%). Tra le province, il giovane sindacato risulterebbe primo ad Agrigento, Messina, Trapani; secondo a Varese, Biella, Palermo, Caltanissetta, Teramo, Chieti, L’Aquila; terzo, ancora, a Cremona, Campobasso, Verbania, Siracusa, Pescara, Bologna, La Spezia, Arezzo, Firenze.
Anief, pertanto, non può che ringraziare tutte quelle persone che hanno creduto nella sua azione riformatrice: è un risultato tanto straordinario quanto più diffuso su tutto il territorio nazionale, dove su 250 mila voti espressi in 3.380 scuole, il 68% di quelle dove si è presentata Anief, il giovane sindacato guidato da Marcello Pacifico, ha già preso 40.543 voti, la quarta posizione in ordine di preferenze.
Se i dati e le relative proiezioni saranno confermati, a scrutinio finale nonostante l'alta percentuale dei votanti, l'aumento delle deleghe e l'unificazione dei comparti, Anief si ritroverebbe a superare la soglia del 5% della rappresentatività, con una preferenza alle proprie liste del 12%, e con una media sul tasso di rappresentativa più del doppio superiore alla precedente certificazione, con una forbice dal 6,5 al 7.5% tale da garantire le prerogative sindacali fino ad oggi negate in termini di permessi, distacchi, assemblee, partecipazione sindacale a livello territoriale e nazionale.
“In questo caso – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ci accingiamo ad assistere ad un vero terremoto, non solo nel comparto più grande della pubblica amministrazione, ma anche per tutto il pubblico impiego dove la confederazione Cisal - cui Anief aderisce dal 2014 - potrebbe conquistare la rappresentatività anche nei comparti degli enti centrali, locali e nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, di fatto collocandosi come terza forza confederale”.
Un ringraziamento particolare del presidente Anief va a tutti i 7.500 candidati per la campagna svolta con il cuore, ai collaboratori e agli avvocati. “I complimenti più vivi sono rivolti alle Rsu elette cui daremo una formazione adeguata e ai non eletti che siamo pronti a candidare come RSA. È giusto ricordare le liste più votate, a testimonianza dello sforzo comune e della voglia di cambiamento che i candidati Anief hanno saputo interpretare: l’IPSSCT Verri di Busto Arsizio, dove ci sono stati assegnati 112 voti, l’IS Angelo Berti di Verona, con 88 voti, ma anche l'IIS Antonello Messina di Messina, che con 87 voti ha fatto registrare il record di voti Anief nelle scuole della Sicilia. Aspettiamo con fiducia – conclude il sindacalista - i risultati definitivi e siamo pronti a far entrare il diritto nei nostri istituti, nella contrattazione nazionale e integrativa #perunascuolagiusta. Buon lavoro a tutti noi”.
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