ROMA, 8 GIU - "Anche l'Ue ci ha detto, proprio in questi giorni, con una risoluzione del Parlamento Ue che dopo 36 mesi di servizio da precario il datore di lavoro deve per forza assumere". A ricordarlo è l'Anief, intervenendo a proposito della questione dei maestri diplomati magistrali. "Qualsiasi soluzione, governativa o parlamentare che sia - osserva Marcello Pacifico, leader del sindacato - deve passare necessariamente per una riforma dell'attuale sistema di gestione delle graduatorie ad esaurimento (Gae). Le contraddizioni che persistono sono troppe. Basti pensare che i laureati di Scienze della formazione primaria esclusi nel 2006 dalle Gae sono stati poi accolti nel 2008 e nel 2012: oggi, invece, non si capisce perché non possono trovare spazio nello stesso canale. Quella della stabilizzazione dei lavoratori precari, una volta raggiunto il periodo-soglia, rappresenta la nuova frontiera dell'occupazione. Quello che dovrebbe essere il Governo del cambiamento non può che prenderne atto e agire di conseguenza". In caso contrario, Anief, che ha presentato un nuovo reclamo collettivo al Parlamento europeo, annuncia che attiverà tutte le sue forze per avviare un ulteriore maxi-contenzioso, da condurre nelle aule dei tribunali. "L'esito - conclude Pacifico - non potrà che andare ad aggravare i conti della collettività, con la striscia di effetti negativi che si ripercuoterebbe sulle tasche degli incolpevoli cittadini italiani, costretti a sovvenzionare all'erario milioni di risarcimenti complessivi. Anche perché al diritto negato alla stabilizzazione si aggiungeranno altre istanze, a partire dagli scatti d'anzianità da assicurare sempre ai precari, come indicato dalla Corte di Cassazione". (ANSA).