ROMA, 26 GIU - Gli aumenti dell'ultimo triennio nel mondo della scuola "dovevano avere tutt'altra portata, mediamente del triplo rispetto a quelli accordati: a fronte dello 0,36% per il 2016, l'1,09% dell'anno scorso e del 3,48% del 2018, gli incrementi da applicare dovevano essere rispettivamente del 4,26%, del 4,66% e del 5,51%". A mettere a punto i numeri è l'ufficio studi del sindacato Anief dopo la relazione odierna della procura generale della Corte dei conti nella requisitoria sul giudizio relativo al rendiconto generale dello Stato relativamente al personale della scuola. Per Marcello Pacifico, leader di Anief-Cisal, "le questioni messe in risalto oggi dalla Corte dei Conti devono essere da monito per i nostri governanti, perché partono da un organismo super partes che opera per lo Stato. La mancanza di cambiamento, registrata dalla Corte, è significativa di come il sistema organizzativo della scuola risulti purtroppo bloccato, tendente al trascinarsi piuttosto che all'innovazione. Costringere centinaia di migliaia di docenti e Ata a rimanere in servizio loro malgrado, dopo decenni di lavoro svolto a stretto contatto con gli alunni, rappresenta una scelta che alla lunga costerà molto cara al sistema Paese". (ANSA).