Nella ripartizione dei 14 mila posti autorizzati dal Miur, diverse province e regioni non sono state considerate o hanno solo un pugno di posti. In barba alle effettive esigenze degli organici. Anief attiva il ricorso gratuito al Tar Lazio per impugnare il bando (DM 92/19) e allargare il numero programmato dei posti nelle regioni: il ricorso è aperto a coloro che intendono partecipare alle selezioni per l'ammissione ai corsi, ma sono danneggiati dall'esiguità di posti disponibili nella regione di interesse. Le adesioni vanno presentate entro venerdì 8 marzo. Marcello Pacifico (Anief): Ancora una volta siamo costretti a rivolgerci ai tribunali per garantire il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità certificata.
La scuola ha bisogno di docenti di sostegno specializzati: anche il Ministro dell’Istruzione lo ha detto più volte nel corso degli ultimi mesi, annunciando l’intenzione di avviare corsi specializzanti per 40 mila docenti in tre anni. La prima tranche dei corsi è stata avviata qualche giorno fa attraverso il Decreto n. 92/2019, con 14.224 posti disponibili per l’anno accademico 2018/2019: successivamente, però, è stato pubblicato un secondo decreto, il 24 febbraio, che nel ripartire quei posti ha incredibilmente penalizzato numerose regioni e province dove il fabbisogno è altissimo. Si è prodotta una ripartizione di posti illogica, con numeri del tutto insufficienti, in diverse regioni, a coprire il fabbisogno di docenti specializzati.
LA TABELLA DISOMOGENEA
Esaminando la “tabella riassuntiva dell’offerta formativa di specializzazione sul sostegno”, desta scalpore, ad esempio, la scelta fatta per la provincia di Palermo, dove nella scuola secondaria a fronte di complessivi 2.350 posti liberi, tra vacanti e in deroga, il Miur non ha attivato alcun corso. Col risultato che questi posti continueranno a essere assegnati in buona parte a personale non specializzato. E andrà così anche in altre province. Con quello che ne consegue, a livello di qualità dell’offerta formativa e mancata continuità didattica. Eppure, proprio in Sicilia, Anief aveva ottenuto l’annullamento della circolare degli organici dell’Ufficio scolastico regionale per palese violazione delle effettive esigenze dei 24 mila alunni con disabilità certificata.
Ci sono anche altre regioni ad essere state penalizzate. Vale per tutti quanto accade in Piemonte, dove si attiverà un solo corso di specializzazione, all’Università di Torino, per la misera di 200 posti, di cui appena 15 riservati alla scuola dell’infanzia. Eppure, in provincia di Torino, nell’anno scolastico in corso sul sostegno sono state assegnate circa 3 mila supplenze, quasi tutte affidate a docenti non specializzati e per assenza di personale con titolo specifico.
I NUMERI
I numeri ridicoli di posti assegnati riguardano anche altre regioni: 110 in tutto il Trentino, 260 in Liguria, 320 in Emilia Romagna. Ma perché accade questo? Probabilmente, nell’assegnazione dei posti il Miur ha tenuto conto solo dell’offerta formativa delle Università e non delle effettive esigenze che, comunque, rimangono falsate nella definizione dell’organico di diritto e in deroga. Basta guardare le graduatorie di merito, derivanti dai concorsi pubblici, e le graduatorie ad esaurimento prive di candidati in molte regioni, nonché il numero delle supplenze, per comprendere l’irragionevole distribuzione dei posti.
Per tutte queste ragioni, il sindacato Anief ha deciso di avviare uno specifico ricorso al Tar del Lazio, al fine di aumentare i posti per violazione delle disposizioni normative relative all’accesso al numero programmato, di cui al comma 1 e 2 dell’art. 5 del DM 249/10 come richiamato dal DM 948/2016: l’ufficio legale del sindacato ha infatti verificato la suddivisione disomogenea prevista dal Miur con il decreto di ripartizione dei posti, sulla base dei quali gli atenei stanno provvedendo a pubblicare i relativi bandi: una palese violazione della normativa e un passo indietro nel diritto all’inclusione degli studenti con disabilità in diverse regioni del nostro Paese.
MARCELLO PACIFICO (ANIEF): DICIAMO NO A UNA DECISIONE OFFENSIVA
A spiegare le ragioni del ricorso è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Ci siamo ritrovati una assurda suddivisione dei posti e dopo aver chiesto spiegazioni agli organi ministeriali competenti, senza avere risposte convincenti, abbiamo deciso di opporci a quella che reputiamo una decisione offensiva per migliaia di docenti che intendono intraprendere questa professione accanto agli alunni portatori di disabilità”.
“Molti di loro – ricorda il sindacalista autonomo - da diversi anni accettano incarichi su sostegno e hanno diritto di potersi adeguatamente formare nella propria regione di servizio, senza dover essere costretti a scegliere tra il lavoro e la frequenza dei corsi in università lontane anche centinaia di chilometri”.
“Si tratta, inoltre, di uno schiaffo rivolto anche agli studenti, alle famiglie, alle scuole e all’amministrazione scolastica delle regioni svantaggiate. È amaro ammetterlo, ma ancora una volta siamo costretti a rivolgerci ai tribunali per garantire il diritto all’inclusione degli studenti con disabilità certificata”.
È possibile aderire al ricorso gratuitamente dal portale Anief fino all’8 marzo. Durante l’adesione è necessario scaricare e inviare la diffida e l’istanza di accesso agli atti per conoscere il reale fabbisogno di posti nelle singole regioni.
I REQUISITI D’ACCESSO RICHIESTI DAL MIUR
Per accedere ai nuovi corsi di specializzazione sul sostegno, in base a quanto indicato nel Decreto Miur n. 92/2019, per la scuola dell’infanzia e primaria servirà la laurea in Scienze della formazione primaria o il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, è indispensabile il possesso dell’abilitazione all’insegnamento, anche se il titolo è stato conseguito all’estero, sempre se riconosciuto nel nostro territorio. Possono presentare domanda di accesso al corso specializzante, ricorda Orizzonte Scuola, coloro che sono in possesso della laurea comprensiva di 24 CFU in discipline antropo–psico–pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche. Ma anche la laurea con 3 annualità di servizio, svolte “nel corso degli otto anni scolastici precedenti, anche non successive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo Il, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione”.
Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito il titolo abilitante all’estero, abbiano presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla specifica procedura di selezione. I requisiti di accesso sono gli stessi, sia per i docenti precari che per i docenti di ruolo.
COME SUPERARE LA PROVA PRESELETTIVA
Per superare la prova preselettiva occorre seguire un percorso mirato, esercitarsi con simulazioni ed utilizzare metodologie didattiche all’avanguardia che consentano una rapida memorizzazione delle conoscenze indispensabili. Eurosofia, avvalendosi di figure professionali competenti, ha modulato differenti tipologie di percorsi formatici per affrontare la selezione: un corso on line, dalla durata di 80 ore in modalità e-learning, di cui 70 ore in modalità e-learning di autoapprendimento e 10 ore in modalità webinar; un corso in presenza, dalla durata di 20 ore in presenza; corso on line e in presenza, dalla durata di 80 ore on line e 20 ore in presenza. Per consultare i programmi e scegliere il corso più idoneo alle proprie esigenze clicca qui.
COME CONSEGUIRE I 24 CFU
Eurosofia, in collaborazione con Anief ed Unipegaso, consente di far acquisire i 24 CFU in materie psico/antropo/sociologiche e metodologie didattiche, quali requisiti d’accesso per il prossimo Concorso a cattedra e per accedere al nuovo Tfa sostegno. Per agevolare gli aspiranti docenti, con Eurosofia, Ecp Pegaso, è possibile acquisire i 24 crediti formativi studiando attraverso una piattaforma e-learning, intuitiva, di semplice fruizione e avendo a disposizione i materiali didattici 24 ore su 24. Per iscriversi cliccare qui.
PER APPROFONDIMENTI
Mobilità, non si possono trattare gli insegnanti di sostegno come in una riserva indiana
Disabilità, bene l'annuncio del M5S sul cambio delle regole per l'attribuzione delle ore di sostegno
Alunni disabili, 100 mila con docente di sostegno nuovo assegnato con ritardo
Sostegno, il decreto di riforma slitta di otto mesi: il governo vuole cambiare la Buona Scuola
Sostegno disabili, svolta in arrivo per 48 mila assistenti all'autonomia e alla comunicazione?