ROMA, 4 MAR - Ancora polemiche sui corsi di specializzazione per ottenere l'abilitazione al sostegno.
"Gli aspiranti corsisti ci segnalano il paradosso per cui in regioni dove, a fronte di migliaia di cattedre vacanti di sostegno, sono stati banditi pochi posti mentre in altre regioni scarseggiano le cattedre da assegnare al sostegno ma abbondano i posti messi a disposizione dalle università. Ciò non fa che creare le premesse per ulteriori future migrazioni di docenti, con tutte le disastrose conseguenze che ne derivano", osserva Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda Insegnanti. La Gilda ma anche la Cisl con la segretaria Maddalena Gissi, denunciano poi i costi esorbitanti fissati da alcuni atenei che chiedono un centinaio di euro per la partecipazione al test di accesso e oltre tremila euro per chi supererà le varie prove. "Noi riteniamo che il criterio di selezione non debba essere di certo quello economico e il Miur, in quanto ministero non solo dell'istruzione ma anche dell'università, farebbe bene a stabilire tariffe uniformi per tutti gli atenei, così da calmierare il mercato dell'offerta e rendere più democratico l'accesso ai TFA per il sostegno. Nella totale mancanza di programmazione da parte di viale Trastevere si lascia campo libero a fenomeni di vera e propria speculazione economica", denuncia Di Meglio. Le prove per l'accesso ai corsi di specializzazione sul sostegno si svolgeranno il 15 aprile (di mattina per la Scuola dell'infanzia e di pomeriggio per la Scuola primaria) e il 16 aprile (di mattina per la Scuola Secondaria di I grado e di pomeriggio per la Scuola secondaria di II grado). Intanto la Flc Cgil ha annunciato che chiederà con un'interrogazione in Senato accademico che l'Università di Palermo riveda la sua scelta e attivi i corsi di specializzazione sul sostegno (Tfa). "Siamo rimasti increduli nel constatare che soltanto l'Ateneo di Palermo, in tutta Italia, non ha avuto assegnato alcun posto per l'offerta formativa dei corsi di specializzazione sul sostegno per la secondaria di I e di II grado", dice il segretario generale della Flc Cgil Palermo Franca Giannola. "Riteniamo ciò un grave danno di immagine per l'Università di Palermo - aggiunge la Giannola - e un grandissimo nocumento economico e logistico per tantissimi potenziali partecipanti".
Il sindacato Anief annuncia un ricorso al Tar del Lazio per impugnare il bando e allargare il numero programmato dei posti per i corsi di sostegno nelle varie regioni. "Nella ripartizione dei 14 mila posti autorizzati dal Miur, diverse province e regioni non sono state considerate o hanno solo con un pugno di posti. In barba alle effettive esigenze degli organici", spiega Marcello Pacifico, leader di Anief. "Ancora una volta siamo costretti a rivolgerci ai tribunali per garantire il diritto all'inclusione degli studenti con disabilità certificata", conclude.(ANSA).