"Accordo governo-sindacati è solo intesa pre-elettorale"
"All'indomani dell'intesa Governo-sindacati sottoscritta il 24 aprile a Palazzo Chigi, cominciano a delinearsi i contorni di un progetto fumoso e tutt'altro che risolutivo. Nessun precario, già abilitato all'insegnamento, con titoli e formato, dopo 36 mesi di servizio, ha intenzione di svolgere un nuovo concorso: quello che serve è solo la sua stabilizzazione". A sostenerlo è il sindacato Anief. "Se qualcuno non vuole difendere i precari, abbia la decenza di tacere e non parlare a nome loro, perché significherebbe aver aggirato al proprio compito istituzionale di difendere il diritto al lavoro", afferma il leader, Marcello Pacifico. Il sindacato Anief, che ha confermato la mobilitazione del personale e l'adesione allo sciopero del 17 maggio "contro le promesse di un Esecutivo che doveva essere del Cambiamento ed invece si conferma in piena linea con quelli che lo hanno preceduto, abili negli impegni e pessimi nei fatti". Per Anief in quell'accordo "è stata elusa la "madre" di tutte le soluzioni per vincere il precariato in Italia: la riapertura delle GaE rivolta a tutto il personale insegnante abilitato all'insegnamento e a quello con 36 mesi, previa frequenza di un corso rapido abilitante a costo dello Stato: l'accordo notturno con il Governo, infatti, rappresenta una bella intesa pre-elettorale ma nulla di più perché non entra nel merito dei problemi veri della scuola".(ANSA)