“All'indomani dell'intesa Governo-sindacati sottoscritta il 24 aprile a Palazzo Chigi, cominciano a delinearsi i contorni di un progetto fumoso e tutt'altro che risolutivo. Nessun precario, già abilitato all'insegnamento, con titoli e formato, dopo 36 mesi di servizio, ha intenzione di svolgere un nuovo concorso: quello che serve è solo la sua stabilizzazione". A sostenerlo è il sindacato Anief.
"Se qualcuno non vuole difendere i precari, abbia la decenza di tacere e non parlare a nome loro, perché significherebbe aver aggirato al proprio compito istituzionale di difendere il diritto al lavoro", afferma il leader, Marcello Pacifico.