È stato presentato nei giorni scorsi in Commissione Cultura della Camera da parte di tutti i componenti della Lega, di una proposta di legge, a prima firma del deputato del Carroccio Rossano Sasso: nel ddl si prevede che vengano "fortemente inasprite le pene per chiunque usi violenze fisiche e verbali nei confronti degli insegnanti durante l'esercizio delle proprie funzioni". Perché, spiega il deputato, "è giunto il momento di dare un segnale forte in difesa degli insegnanti, ancora una volta picchiati, derisi e umiliati da alunni e genitori degli stessi. L'ultimo in ordine di tempo a Lodi. Dobbiamo restituire autorevolezza alla figura del professore. Tutti devono capire che la scuola è un luogo sacro, inviolabile, dove si formano i cittadini del domani e che non è più tollerabile sminuire, umiliare e picchiare un insegnante". Per il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, "si è ormai superata la soglia della tolleranza. Ma non è il caso di rendere le norme più severe. Gli strumenti legislativi per agire da subito già esistono. E anche i giudici sembrano avere le idee chiare: per la Cassazione, infatti, un insegnante della scuola statale riveste il ruolo di pubblico ufficiale. Dunque usare violenza nei suoi confronti, mandandolo all'ospedale, è un atto grave e che merita di essere denunciato alla polizia giudiziaria". Per il sindacalista, invece, "è bene che ogni scuola trasmetta con maggiore incisività quel senso civico e di rispetto verso i docenti che negli ultimi decenni si è andato sempre più spegnendo: ben venga in ritorno dell'educazione civica, anche se non certo con le modalità approvate in settimana dalla Camera, visto che di fatto non è stata aggiunta alcuna ora a quelle già presenti oggi". (ANSA).