Il problema delle cattedre scoperte, lanciato dall'Anief per l'anno scolastico in arrivo, si sta sempre più concretizzando: ci sono alcune regioni dove i dirigenti scolastici o i presidi reggenti saranno costretti ad affidare miriadi di posti liberi a docenti non abilitati e persino senza esperienza. Soprattutto al Nord, dove la vacanza di posti è maggiore e quest'anno si è acuita per via dell'incremento di pensionamenti legato all'anticipo permesso da Quota 100, si prevede un massiccio ricorso agli aspiranti docenti individuati con la sola messa a disposizione
"Quello che sta commettendo - precisa Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - l'amministrazione scolastica è uno degli errori più gravi degli ultimi anni: rinunciare ad assumere da graduatoria ad esaurimento o d'istituto qualora le GaE fossero esaurite, e impedire a chi si è imposto nei concorsi ordinari di spostarsi di regione, porterà ad avere una cattedra su cinque su supplenza annuale. Creare i presupposti per non assegnare le cattedre vacanti a chi ha investito tanto nella scuola, facendosi abilitare all'insegnamento e coprendo per anni i tanti posti vuoti, si ritorcerà contro l'organizzazione del sistema scolastico italiano".
Anief, pertanto, torna a chiedere con forza l'approvazione di un decreto urgente, che permetta l'immissione in ruolo di tutti i docenti inseriti nelle graduatorie di merito e graduatorie regionali di merito del concorso 2018, anche ovviamente degli idonei, oltre che dei docenti abilitati dalle Gae e dei precari con 36 mesi inseriti nelle graduatorie d'istituto. (Lab/Adnkronos)