ROMA, 30 LUG - "Arriva il sì del Mef alle immissioni in ruolo dei docenti, ma con l'imprevista riduzione di 5 mila posti. Dal dicastero di via XX Settembre si giustifica tale operazione con 'la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell'ultimo biennio, connessa con il calo della natalità'. Sono diversi gli aspetti da considerare su questa decisione: il primo è che, incredibilmente, al Ministero dell'Istruzione non hanno avuto nulla da eccepire sul taglio di assunzioni, probabilmente consci del fatto che in definitiva cambierà ben poco ai fini delle effettive assunzioni a tempo indeterminato, le quali saranno molte meno delle cattedre autorizzate". Lo puntualizza in una nota l'Anief. "Esattamente come accaduto un anno fa, si prevede che a due convocazioni su tre non si presenterà alcun docente perché - rileva ancora l'Anief - sono sempre più le graduatorie di merito e le GaE prive di candidati: Anief lo ha scritto due mesi al Miur, ma al Ministero guidato da Marco Bussetti hanno fatto orecchie da mercante, continuando a dire che la situazione si risolverà con i concorsi ordinari e straordinari in via di approvazione: una teoria che fa acqua da tutte le parti, ma che - conclude l'associazione - anche oggi il ministro dell'Istruzione ha tenuto a ribadire". (ANSA).