Anief conferma lo sciopero e il sit-in del 12 novembre "per sensibilizzare i gruppi parlamentari sulle diverse proposte emendative che saranno elaborate per affrontare l'irrisolto problema della supplentite e del precariato". Nel frattempo, il sindacato annuncia che nei prossimi giorni saranno avviate le pre-adesioni ai ricorsi "per l'ammissione alla procedura riservata di migliaia di insegnanti e per la stabilizzazione dei collaboratori scolastici e dei ricercatori universitari"
Inoltre Anief accusa il fatto che nel decreto legge salva-precari approvato ieri sera in Consiglio dei ministri, non vi sia "alcun progetto di stabilizzazione per i dipendenti Ata (personale amministrativo tecnico e ausiliario), sebbene vi siano oltre 20 mila posti vacanti e disponibili, con un numero ancora più alto di lavoratori precari che hanno abbondantemente superato i 36 mesi di servizio minimi indicati dalla Commissione europea come soglia di accesso per l'immissione in ruolo". "Abbiamo calcolato che sul territorio nazionale, considerando pure l'organico di fatto - dice il presidente Anief, Marcello Pacifico - sono quasi 40 mila i posti da coprire tra i ruoli di assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari. Come è stato fatto in passato e ribadito nel 2015 con la Legge 107, che per loro non ha introdotto alcun piano straordinario, e nemmeno l'organico potenziato, si continua a non fare nulla. Nemmeno si copre il turn over. Siamo esterrefatti. Non va meglio per il personale di ruolo, per il quale si continua a non attivare il passaggio verticale, negando concorsi riservati e per titoli riservati, e prevedere negli organici i profili 'as' e 'c' mai attivati come posti ulteriori su potenziamento. E ai Dsga facenti funzione, dopo vent'anni di attesa, si concede un concorso riservato, ma per l'accesso si richiedono 3 anni di servizio limitati ad un arco di tempo troppo ristretto ("a decorrere dal 2011/2012") e con i vincitori da immettere in ruolo solo in subordine a quelli del concorso ordinario". (ANSA).