"L'Italia non può continuare a costringere a rimanere al lavoro addirittura chi ha versato più di quarant'anni di contributi. Quota 41 anni di contributi è il minimo che si possa approvare. Nella scuola, inoltre, bisogna assolutamente riconoscere il fatto che l'insegnamento comporta in percentuale molto elevata il burnout, con costi sociali in progressiva crescita: ancora di più perché l'Oms ha inserito recentemente il burnout nell'elenco dei disturbi medici". A dirlo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
"E' bene dunque - sottolinea - che l'insegnamento venga collocato nella lista delle professioni gravose, oggi limitate a 11 lavori, così da fare accedere i docenti all'ape social, la quale permette di anticipare l'accesso al pensionamento di quasi quattro anni, senza particolari decurtazioni, rispetto ai 67 anni introdotti con l'assurda legge Fornero".