Il sindacato Anief, chiede una procedura riservata nel concorso per i docenti di religione cattolica e afferma: "i 3 mila idonei mai assunti in questi dieci anni hanno diritto alla retroazione giuridica"
Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "Avere negato il concorso straordinario, significa discriminare 20 mila insegnanti soltanto perché insegnano una materia specifica, la religione cattolica: le indicazioni dell'Unione Europea ai Paesi membri sull'esigenza di non discriminare i precari che abbiano svolto almeno 36 mesi di supplenze o i cittadini per motivi religioni sono chiare. Nella loro condizione, di esclusi, ci sono anche altri lavoratori che, allo stesso modo, hanno subìto un danno da questo decreto salva precari: come i collaboratori scolastici, i Dsga, i maestri della scuola dell'infanzia primaria, gli educatori, i dottori di ricerca e i tanti docenti esclusi dal concorso straordinario". (ANSA).