La procedura, introdotta col Decreto Scuola convertito nella Legge 159/2019, prevede che i supplenti presenti nelle graduatorie di merito e nelle GaE possano essere immessi in ruolo, su base volontaria, anche in un’altra regione diversa dalla propria, attraverso un elenco utile esclusivamente per assegnare i tanti posti vacanti che altrimenti andrebbero a supplenza. La ministra dell’Istruzione si è subito impegnata per realizzare in breve tempo il decreto attuativo, comprendente il nuovo regolamento per velocizzare questo genere di convocazioni, il quale permetterebbe di utilizzare proficuamente gli elenchi temporanei che si verrebbero creare già in occasione delle prossime immissioni in ruolo previste nella prossima estate. Anief è d’accordo, ma ne va ampliato l’utilizzo.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Sono rimasti appena 8 mila i docenti nelle GaE, quindi bisogna allargare la procedura della ‘Call veloce’ alle graduatorie d’Istituto da cui sono chiamati molti dei supplenti annuali o al termine delle attività didattiche. In questo modo, ridurremmo considerevolmente il numero delle 170 mila supplenze annuali. Abbiamo già il personale della seconda fascia d’istituto abilitato, mentre per quello inserito nella terza fascia, destinatario del ruolo, basterebbe iscriverlo al percorso seguito dai vincitori del nuovo concorso straordinario”.
Senza interventi straordinari ed efficaci, la supplentite è destinata ad aumentare. Ma potrebbe anche subire un taglio grazie ad un numero maggiore di contratti a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020. La “ricetta” della neoministra Azzolina – scrive Orizzonte Scuola - è scritta nella Legge 159/2019, entrata in vigore il 29 dicembre 2019: i posti in ruolo, autorizzati dal MEF per l’anno scolastico 2020/21, eventualmente non attribuiti per mancanza di aspiranti in graduatoria, potranno essere “rimessi in gioco” a favore di docenti delle GaE e dei concorsi 2016 e 2018, disponibili a trasferirsi nelle regioni in cui i posti sono disponibili.
Il sindacato Anief concorda con la volontà di assegnare i ruoli entro il 31 agosto su tutti i posti vacanti e assumere i precari di prima, seconda e terza fascia, laddove le GaE sono esaurite, in attesa dell'esperimento del nuovo concorso ordinario e straordinario, in analogia a quanto già previsto nel decreto "salva-scuola". Tuttavia, è convinto che occorra allargare la platea di aspiranti, anche perché moltissime GaE provinciali sono ormai prive di candidati.
Ecco perchè Anief ritiene indispensabile estendere la ‘Call veloce’ anche alle nuove graduatorie di istituto provinciali che saranno utilizzate per la chiamata dei supplenti, in modo da evitare che il prossimo anno si tocchi il record della supplentite e dei risarcimenti a carico dello Stato. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “introdurre la call veloce anche a livello di singoli istiuti, permetterebbe di mettere in ruolo già entro agosto tutti i precari su tutti i posti liberi. Ma servirà pure una revisione della pianta organica del Miur, alla luce della trasformazione in organico di diritto di tutti quei posti che per più di due anni sono stati sempre affidati ai precari supplenze. Con questa possibilità, sarebbero 100 mila i docenti che si proietterebbero verso l’immissione in ruolo”.
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