A Palermo e nella sua area metropolitana, dopo la notizia di tre contagi conclamati, si è registrato anche caos sulla gestione delle attività degli istituti scolastici, come denunciato dall'Anief
"C'è stata -ha sottolineato il presidente del sindacato di categoria, Marcello Pacifico, nel corso del programma di Rgs 'Ditelo in diretta'- perché dal comunicato stampa della Regione all'ordinanza è trascorso un giorno. Sono state sospese le attività didattiche sulla base del comunicato, ma le scuole si sono riservate la possibilità di chiamare i docenti o il personale Ata. Chiarita la sola sospensione delle lezioni, gli insegnanti sono rimasti a casa, a meno di obblighi per impegni in organi collegiali, mentre il personale Ata è tenuto ad andare a scuola, tranne nei casi di disinfestazione straordinaria, che sono anche previsti", continua Pacifico.
Promosse le misure di contenimento da Anief, che adesso guarda con cauto ottimismo all'evoluzione dell'allarme legato al Coronavirus. "È stato importante -ha osservato il leader del giovane sindacato autonomo- vedere l'evoluzione del contagio e, al di là dei tre casi dei turisti bergamaschi, si può non considerare Palermo come zona di focolaio. Come Anief siamo stati chiari fin dall'inizio, chiedendo di adottare le stesse regole, per le misure di prevenzione, su tutto il territorio nazionale. Stesso metro per evitare sterili polemiche, incertezze, inquietudini. In linea con il ministero della Salute abbiamo indicato le linee guida. Siamo fiduciosi perché è vero che ci sono nuovi contagiati, ma aumentano anche i pazienti che sono curati e guariti", ha concluso.