ROMA, 17 APR - I bandi per i concorsi per la scuola dovrebbero uscire a breve, forse anche la prossima settimana, solo per il concorso straordinario sono attese, secondo alcune stime, circa 80 mila domande di aspiranti prof titolari di cattedra. Sono poco meno di 50 mila complessivi i posti complessivi previsti con i concorsi, dei quali poco meno della metà sono riservati al concorso straordinario per chi da almeno tre anni lavora nelle scuole. Secondo quanto è in grado di anticipare l'ANSA le date della presentazione delle domande andrebbero dal 15 giugno al 31 luglio per il concorso ordinario infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Per quanto riguarda invece il concorso straordinario per la secondaria e la procedura abilitante, le domande si potranno presentare dal 28 maggio al 3 luglio. Sulla modalità di svolgimento dei concorsi però è guerra aperta tra il ministero dell'Istruzione i sindacati e anche dentro la maggioranza. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda infatti - insieme ad alcune forze politiche di maggioranza e di opposizione, da Sinistra Italiana, al Pd, fino alla Lega - chiedevano che il concorso straordinario fosse per titoli ed anzianità. L'obiettivo era rendere stabili i precari che già lavorano nella scuola da almeno tre anni ed evitare a settembre di avere un boom di supplenti - si calcola saranno oltre 200 mila - dal momento che tra domande di pensionamento ordinario e Quota cento, si rischia di mettere al collasso, il prossimo anno, la scuola italiana già fiaccata da mesi di didattica a distanza che, sebbene partita ormai quasi ovunque, ha lasciato scoperti, secondo alcune stime, oltre un milione di studenti sugli 8,3 milioni complessivi. "Siamo convinti - dice Francesco Sinopoli segretario generale della Flc Cgil - che la strada intrapresa dal Ministero è sbagliata, non consente la copertura delle cattedre e produrrà un aumento esponenziale delle supplenze. La nostra richiesta invece, è una misura ponderata e lungimirante: coprire le migliaia di cattedre vacanti con una procedura per titoli per poi procedere alla formazione abilitante e successivamente alla valutazione prima di dare la conferma nel ruolo". Anche CISL Scuola, con Maddalena Gissi, parla di "concorsi fuori tempo" e di necessità di "misure straordinarie: diversamente, il numero già oggi abnorme di contratti precari, crescerebbe ulteriormente". Anche la Uil scuola, con Pino Turi, chiede di confermare i precari negli attuali posti e procedere alla stabilizzazione con concorsi riservati. "La totale chiusura nei confronti di chi rappresenta un milione di lavoratrici e lavoratori del mondo della scuola ci lascia sorpresi e dispiaciuti", commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda. "Il percorso prima di arrivare ai concorsi veri e propri è ancora lungo - sostiene Mario Pittoni (Lega) presidente della commissione Istruzione del Senato - sono concorsi fuori dal tempo e su numeri ridicoli, non risolutivi della situazione". La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ribadisce anche oggi al Corsera che "i concorsi si faranno. È l'unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno". E c'è già chi, come il sindacato Anief, annuncia che "se i testi delle procedure concorsuali rimarranno immutati", è pronto ad impugnare i bandi. (ANSA).