Confermare, oltre il 30 giugno prossimo, tutti i mille assistenti tecnici informatici assunti nel mese di aprile per decisione del governo, per meglio affrontare il piano di risposta, nelle scuole, al contagio di massa del Covid-19. E garantire che con il nuovo anno scolastico, con la fase emergenziale ancora in atto, vi sia un assistente tecnico in tutti gli 8.200 istituti scolastici, nessuno escluso
A chiederlo è il sindacato Anief, promotore al Senato di un emendamento al decreto Legge numero 22 sulla scuola, su cui sta terminando di votare la VII commissione e che nel pomeriggio arriverà in aula per la discussione generale. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che "con il coronavirus le condizioni e le necessità scolastiche sono cambiate, arrivando ad imporre la didattica a distanza, la quale potrebbe riproporsi anche in futuro. Per non parlare dell'esigenza per tante scuole di assicurare un livello tecnologico minimo, con risorse umane in grado di gestirlo al meglio e non in modo approssimativo".
Anief torna a chiedere "l'assistenza tecnica in ogni scuola italiana: la richiesta del giovane sindacato deriva dalla sempre più massiccia presenza della componente digitale telematica nell'offerta formativa. La presenza stabile del personale tecnico in tutte le istituzioni le istituzioni scolastiche, anche quelle dell'infanzia, del primo ciclo e della secondaria di primo grado, dove sino ad oggi non era previsto".
Al sindacato, "si sono rivolti anche diversi assistenti tecnici assunti per pochi mesi per fare fronte all'emergenza Covid-19. Dai loro racconti si evince che è ampio e valido il supporto assicurato in queste settimane, assieme agli animatori digitali, a famiglie e ragazzi che hanno riscontrato difficoltà di collegamento alle piattaforme utilizzate per la didattica a distanza, oltre che per la gestione di software da parte sia dei docenti, sia del personale scolastico, sia degli studenti e delle loro famiglie. E' bene che questo supporto tecnico non si disperda".
Secondo il leader dell'Anief, Marcello Pacifico, ''con la crescente presenza della didattica in modalità telematica, che richiede una presenza stabile del personale tecnico in tutti gli istituti, a supporto dei docenti, del personale, dei dirigenti, degli alunni e delle famiglie, il problema della mancanza di assistenza tecnica nelle scuole è diventato enorme. Ecco perché il governo è intervenuto d'urgenza".
"Per il futuro prossimo - auspica - è bene che soprattutto in quelle sedi, come la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dove non ci sono ancora ad oggi queste professionalità, si preveda la loro presenza permanente".