Roma, 12 giu. (Adnkronos/Labitalia) - Il giudice del Tribunale di Pavia ha dichiarato l'illegittimità del licenziamento di una maestra diplomata magistrale, disposto dopo sentenza negativa, ordinandone la reintegrazione nel posto di lavoro e condannando il ministero dell'Istruzione al risarcimento danni. Questo significa che sui maestri con diploma magistrale non è affatto scritta la parola fine: l'Anief lo ha sempre sostenuto, anche e soprattutto dopo i pareri in contraddizione del Consiglio di Stato. E' quanto scrive l'Anief in una nota.
Il parere di Pavia, tra l'altro, spiega ancora l'Anief, "si somma a quello recente del Consiglio di Stato che, con l'ordinanza n. 3237/2020, ha ritenuto meritevoli di approfondimento nel merito le questioni processuali poste con il ricorso patrocinato dagli avvocati Walter Miceli e Nicola Zampieri contro la sentenza Tar dello scorso anno sul diritto all'inserimento in GaE dei docenti con diploma magistrale abilitante. L'udienza di merito è stata fissata al prossimo12 novembre".
"Siamo sempre più convinti, alla luce anche delle tante pronunce favorevoli dei tribunali, l'ultima delle quali a Pavia, che questi docenti vadano collocati nel ruolo che meritano, quindi a tempo indeterminato: non è possibile perdere la loro lunga esperienza professionale, ancora di più oggi che c'è un altissimo numero di cattedre vacanti. La politica deve prendersi le sue responsabilità, andando prima di tutto a sanare la situazione dei diplomati magistrale assunti in ruolo 'con riserva', che hanno superato l'anno di prova o che sono in procinto di svolgerlo. Per vincere questa battaglia siamo convinti anche che serva infatti un impianto normativo ad hoc: per questo abbiamo presentato emendamenti al Decreto Scuola e in questi giorni a quello Rilancio", dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.