(ANSA) - ROMA, 13 GIU - "Se a settembre si vuole introdurre il distanziamento, per via del perdurante pericolo Covid, sarà giocoforza comporre classi con al massimo 15 iscritti e assumere non meno di 160 mila docenti e 40 mila Ata in più. Non averli considerati, prevedendo anche la loro assunzione in ruolo da graduatorie d'istituto, è un errore strategico che l'amministrazione scolastica rischia di pagare a caro prezzo. Proprio nell'anno del record di supplenze annuali". Lo sottolinea una nota dell'Anief che critica il ministero dell'Istruzione che, a suo dire, per il prossimo anno scolastico manterrà l'organico invariato. "Gli organici dei docenti - prosegue il comunicato - rimangono fermi anche nell'anno di emergenza Coronavirus e con la prospettiva di tornare in classe a settembre con un alto numero di classi sdoppiate"
Secondo il ministero dell'Istruzione, rileva l'Anief, "l'organico di diritto (quello stabile) dei posti comuni del personale docente per il 2020/2021 (comprensivo del potenziamento) risulta essere pari a 669.833 posti a fronte dei 669.648 complessivi del 2019/2020. L'organico di diritto dei posti di sostegno per il 2020/2021 è pari a 101.170 rispetto ai 100.080 dell'anno scolastico 2019/2020. Sul sostegno sono stati peraltro inseriti 1.000 posti in più che passano dall'organico di fatto (che può variare ogni anno) all'organico di diritto (quello stabile)". Ma secondo l'Anief, "quelli che per i dirigenti del dicastero dell'Istruzione sono dei numeri di cui andare fieri, per noi risultano invece dei dati davvero poco entusiasmanti: se davvero si vuole vincere la supplentite, infatti, le scuole vanno dotate di un organico totalmente di diritto. Fino a quando continueranno ad esistere cattedre vacanti e disponibili, considerate dall'amministrazione però di fatto proprio per non stabilizzare i precari e per risparmiare anche sugli stipendi di luglio e agosto, oltre che sulle ricostruzioni di carriera e sugli adeguamenti stipendiali, sarà letteralmente impossibile sconfiggere il precariato della scuola. Un fenomeno abnorme senza eguali in alcun Paese moderno", conclude la nota. (ANSA).