ROMA, 15 GIU - "Negli ultimi dodici anni siamo stati l'unico paese dell'area Ocse che ha fatto più tagli nell'istruzione e nella ricerca. Addirittura negli ultimi sei anni mentre c'era stato un aumento di 7/8 punti percentuali per rapporto di spesa per studente, in Italia abbiamo continuato a fare tagli. Così non è più possibile si è visto nella sanità ma si vede anche nella scuola". Lo dice Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente di Anief, l'Associazione nazionale insegnanti e formatori che oggi a Roma ha partecipato agli Stati generali, convocati dal premier Conte, a Villa Pamphili. "La scuola italiana ha toccato il record di precariato, 200 mila rispetto ai 130 mila del 2013 - spiega Pacifico - Noi abbiamo bisogno di un investimento forte che vada a recuperare almeno il 10% dei soldi del 'Recovery Fund', stiamo parlando di 14 o 17 miliardi per rifare gli organici, riprendere i plessi dismessi, fare un piano straordinario di reclutamento di personale docente Ata. Abbiamo le graduatorie per reclutarli non vediamo il motivo per cui ancora lo Stato italiano li deve vedere precari, tutto questo vale anche per la sicurezza". E Pacifico aggiunge che come confederazione sindacale "abbiamo presentato proposte ben chiare, sui punti che sono stati suggeriti dal comitato tecnico e che riguardano la digitalizzazione, una maggiore efficienza della PA, la Green economy, il patrimonio turistico italiano, e ancora le risorse, gli investimenti per scuola, formazione e università e ricerca". "Sono proposte che noi oggi abbiamo introdotto, riservandoci poi con un documento più specifico, di andare a fare l'analisi delle schede. Come parti sociali - conclude Pacifico - siamo disponibili a collaborare con il governo per il rilancio del sistema Paese, che deve iniziare proprio dai fondi per l'istruzione e la ricerca". (ANSA).