Fermo restando che si ritiene indispensabile che le scuole aprano regolarmente secondo i calendari regionali a partire dal 14 settembre, restano da definire numerosi dettagli non discussi nei protocolli, “dal Rapporto del ISS appare chiaro che il referente COVID per sede scolastica appaia come una figura di natura dirigenziale, visto che l’incarico ai sensi del punto 1.3.2 può essere assunto dallo stesso dirigente scolastico, ci si chiede pertanto se ci siano dei criteri per la sua individuazione o se ogni istituto ne avrà dei propri” commenta Gianmauro Nonnis “tale figura deve essere adeguatamente formata, il che significa che l’individuazione di tali figure deve avvenire prima dell’avvio dell’anno scolastico al fine di effettuare la formazione prima dell’ingresso del personale e dell’utenza, ovvero gran parte degli istituti è già in ritardo”.
“Altro punto critico per cui non si trovano linee guida sono le attività convittuali” ha ribadito Nanni Saccone che con il DS Vito Lo Scrudato completano la delegazione “si potrebbero adattare le indicazioni per i dormitori e i casermaggi ma occorre agire velocemente”.
Resta poi il problema legato alla valutazione del rischio biologico già sollevata in occasione del primo protocollo per gli Esami di Stato e ribadita nelle successive sedute per il riavvio in sicurezza dell’anno scolastico, espressamente indicata nel Rapporto ISS “quando di una fonte pericolo non si conoscono i contorni la valutazione del rischio collegata deve essere massima, il che significa che in questo momento tutti i DVR degli istituti d’Italia devono adeguare le valutazioni e per contro, devono prendere misure compensative che garantiscano equivalenti livelli di sicurezza” afferma Marcello Pacifico “il TU sulla sicurezza inoltre parla chiaro, laddove occorre sorveglianza sanitaria occorre individuare un Medico Competente del Lavoro, così come riportato al punto 1.4 del Rapporto ISS, appare quindi necessario in questa fase che tutti gli istituti siano posti sotto sorveglianza sanitaria e il MCL diventi obbligatorio per tutti gli istituti” conclude Marcello Pacifico “in questo momento tale obbligo è relativo solo alle misure di “sorveglianza sanitaria eccezionale” di cui al decreto 83/2020 per i lavoratori fragili”.