Giungono in queste ore numerose richieste di chiarimenti da parte di docenti di Torino e provincia, in particolare diplomati magistrale che hanno subito la revoca del contratto stipulato con riserva in seguito a contenzioso per inserimento in GaE, preoccupati per la validità del loro anno di prova.
Nei provvedimenti di revoca, redatti dai dirigenti scolastici su un format fornito dall’ufficio scolastico provinciale di Torino, si legge infatti che sono nulli i provvedimenti di superamento del periodo di prova, di conferma in ruolo e il decreto di ricostruzione di carriera.
In merito a quest’ultimo punto (annullamento del decreto di ricostruzione di carriera), ANIEF fin da ora evidenzia che fornirà assistenza sindacale e, ove necessaria, legale per ottenere il pieno e totale riconoscimento, ai fini della stessa ricostruzione, di tutti gli anni di servizio in ruolo con riserva, senza che questi debbano subire la decurtazione di un terzo che la normativa vigente riserva ai servizi preruolo oltre i primi quattro anni.
Riguardo, invece, alla validità del superamento dell’anno di prova e della necessità di non doverlo ripetere al momento dell’assunzione sullo stesso posto da concorso, è chiaro che non debba sussistere alcun dubbio.
Ricordiamo, infatti, che il bando del concorso straordinario infanzia/primaria (DDG 1546/2018, art. 10 comma 5) prevede espressamente che “I docenti immessi in ruolo sono sottoposti, per la conferma, al periodo di formazione e di prova di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 27 ottobre 2015, n. 850, ad eccezione dei docenti che abbiano già superato positivamente il predetto periodo, a pieno titolo o con riserva, per il posto specifico”.
“Qualsiasi disposizione – afferma Marco Giordano, presidente regionale ANIEF Piemonte – tesa a non riconoscere la validità dell’anno di prova sostenuto e superato nonché qualsiasi richiesta di ripetizione dello stesso dopo l’immissione in ruolo da concorso, pertanto, non può che ritenersi illegittima. Per non considerare l’inaccettabile spreco di risorse, umane ed economiche, che l’inutile ripetizione di un anno di prova già superato da migliaia di docenti comporterebbe e di cui chiederemmo conto alla Corte di conti”.
ANIEF, pertanto, vigilerà sul rispetto dei diritti dei docenti che hanno superato il periodo di prova e, in caso di decisioni difformi dell’Amministrazione, fornirà indicazioni per impugnarle nelle opportune sedi.