ROMA, 31 AGO - È partita la caccia ai posti rimasti vacanti e disponibili con la cosiddetta call veloce. "Il vero vincolo, in caso di assunzione, è l'obbligo di permanenza per cinque anni nella provincia nella quale si è stati assunti in ruolo. Bloccare la mobilità di un neo assunto per un quinquennio, anche in presenza di motivazioni valide e certificate - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è assurdo, perché prima si offre la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato a seguito delle rinunce e poi si nega la necessità, figlia del dettato costituzionale, di coniugare il diritto al lavoro e alla salute: è una imposizione che non può essere accettata, ancora non riusciamo a comprendere come hanno fatto gli altri sindacati a sottoscrivere dei contratti integrativi che hanno avallato certe imposizioni. Sarebbe opportuno che si ravvedessero per il futuro, quando si spera che finalmente i posti da assegnare siano anche maggiori perché collocati tutti nell'organico di diritto e vengano cancellate le finte cattedre di fatto e quelle su sostegno in deroga 'ingabbiate per legge'". (ANSA).