Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha oggi incontrato in videoconferenza il ministro dell'istruzione rivolgendo lo sguardo all'istruzione del futuro, messa alle corde dall'emergenza pandemica. "Dobbiamo pensare - ha detto il sindacalista - alla scuola di domani, l'istruzione è di tutti e tutte le parti sociali hanno quindi il diritto di occuparsene. Abbiamo preparato una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire l'intero Paese: reclutamento, organici, edifici, mobilità, concorsi, formazione, sostegno, rinnovo del contratto, precari, recovery fund"
"E' bene - ha affermato - che ci sono 25 mila posti in deroga che verranno trasformati in organico di diritto, è una battaglia di Anief che ha fatto sempre da sola nei tribunali con i suoi legali: se la cifra sarà confermata è un primo passo. I posti in deroga sono oltre 70 mila ed è solo un primo passo, perché gli alunni con handicap sono costantemente aumentati nel corso degli ultimi 15 anni: sono 8 mila in più ogni anno. Quindi questi posti sono tutti da trasformare in organico di diritto".
Il sindacalista autonomo ha ribadito "che per non essere oggetto delle sanzioni dell'Europa, l'unica modalità è quella di assumere tramite il doppio canale di reclutamento. Noi siamo per la strada che ha scelto anche il Parlamento nel 2008 e nel 2012: quella di riaprire le GaE. Trasformare questo concorso da selettivo in una graduazione delle posizioni da realizzare ogni anno, così da assumere tutti i precari e corsi abilitanti e sul sostegno aperti a tutti, anche a distanza".
"Noi - ha sottolineato Pacifico - aspettiamo che si convochi il tavolo come da protocollo di sicurezza per rivedere i criteri della Legge 133. Aspettiamo che questo tavolo parta il prima possibile, per cominciare a presentare delle proposte da inserire nella prossima Legge di Bilancio, non questa, come provvedimenti normativi. Altrimenti, avremo sempre classi pollaio, avremo meno plessi e sedi di dirigenza, e avremo il tempo-scuola ridotto".
Pacifico ha ricordato che "negli ultimi mesi, per fronteggiare le esigenze derivanti dall'emergenza Covid19, ne abbiamo aggiunti mille: bisogna confermarli in organico di diritto negli istituti comprensivi e dotare ogni istituto comprensivo di un assistente tecnico. Perché è davvero troppo importante la digitalizzazione delle scuole e collocare delle risorse umane indispensabili per attuarla e penare a coprire tutte le scuole. Per i dsga ff. Serve un percorso ad hoc per confermarli nei ruoli che esercitano, per gli Ata la revisione dei profili professionali".
Sul rinnovo del contratto e il problema degli stipendi, il presidente nazionale Anief ha chiarito: "Speriamo che ci siano almeno 180 euro di aumento". Sul problema delle assunzioni a tempo indeterminato e dell'accesso ai ruoli ha evidenziato che "abbiamo dei docenti ma non li abbiamo per stabilizzarli. C'è inoltre il problema dei dsga facente funzione che ancora non si riesce a risolvere. A questi vanno aggiunte le indennità per rischio biologico".
Specificatamente per la scuola primaria, il sindacalista autonomo ha detto che "bisogna avere più personale, perché sono forti le esigenze, per le sostituzioni, le compresenze e i docenti specializzati che latitano: il governo deve capire. Ci vogliono nuove regole per finestre sulle pensioni anticipate". Secondo il leader dell'Anief, "il blocco di 5 anni è stato inserito per due anni, adesso dal 2019 è stato introdotto di nuovo. E' un blocco imposto in un momento in cui l'Italia è bloccata e i lavoratori in questo modo non possono ricongiungersi alla famiglia. Anche questo paletto nella prossima Legge di Bilancio deve essere tolto".
A proposito dei fondi che la Commissione Ue presto si accingerà a consegnare ai Paesi membri impegnati nella ripresa, Pacifico ha spiegato che "è importante da parte del governo parlarne e prendere degli impegni sui 15 miliardi da destinare alla scuola. Sarebbe cosa opportuna".
Sulla didattica a distanza "Anief ci sarà sempre per trattare la dad. Quando abbiamo firmato avremmo voluto molti più giorni per rifletterci. Ed è stato il testo migliore in quel momento, il lunedì si sarebbe partiti con la dad per il 75%. Spero che il testo possa essere migliorato, ma se gli altri sindacati non firmano ritorneremo all'anarchia della primavera scorsa senza regole per docenti e famiglie, e senza tutele per i lavoratori. E' responsabilità di tutti noi lavorare oggi insieme e con impegno per ripensare e costruire la scuola di domani superando anche quei limiti, soprattutto mentali, con cui finora abbiamo visto e vissuto la scuola. E' una sfida e una responsabilità, lo sappiamo bene perché lo viviamo tutti i giorni e vediamo le mille difficoltà, ma è un impegno da cui chi ama la scuola, a qualsiasi titolo, non può e non deve esimersi".