''È importante che l'Italia organizzi un piano di rafforzamento della scuola incrementato di almeno 15 miliardi oltre i 3 gia` stanziati su interventi strutturali - come l'edilizia e la digitalizzazione - ma anche di potenziamento da attuare su piu` fronti''. La richiesta è giunta dal presidente Anief Marcello Pacifico durante l'incontro dei sindacati rappresentativi con la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina sulla gestione dell'emergenza Covid e sui nodi irrisolti dei settori della Conoscenza. Il sindacalista ha rivendicato ''la riabilitazione dei 15 mila plessi scolastici tagliati negli ultimi tre lustri dalle politiche di dimensionamento del sistema, ma anche di 4 mila istituti dismessi, con altrettanti Dirigenti e Dsga venuti meno. Oltre che il ripristino di oltre 200 mila posti di docenti e personale Ata, dei cancellati docenti specializzati in inglese alla primaria e di quelli che svolgevano preziose compresenze, a vari livelli, che tanto in alto avevano portato la nostra didattica''. Pacifico ha quindi chiesto alla titolare del ministero dell'Istruzione che il Governo si adoperi, sempre fruendo dei fondi del Recovery Fund, ''il ritorno ad un monte orario settimanale maggiorato e l'eliminazione delle 20 mila ''classi pollaio'' ancora esistenti''. Il leader dell'Anief ha infine tenuto a ricordare ''che l'investimento medio annuo attuato in Italia per Scuola e Universita` rispetto al Pil rimane fortemente inferiore rispetto alla media Ocse ed europea''
A proposito dei fondi che la Commissione europea si accinge a consegnare, comunque non prima della prossima primavera, a tutti i Paesi membri impegnati nella ripresa, con l'Italia che dovrebbe vedersi assegnati 209 miliardi di euro, ''è importante da parte del Governo parlarne e prendere degli impegni su almeno 15 miliardi da destinare alla scuola. Sarebbe un'operazione opportuna'' e strategica per risollevare finalmente - ha concluso Pacifico - il comparto scolastico italiano. Tutte le proposte del sindacato Anief sono state tradotte in una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire l'intero Paese, consegnata ai vertici del ministero
dell'Istruzione al termine dell'incontro tenuto con la ministra Lucia Azzolina. Con il ritorno del lavoro agile e della didattica online, a seguito dell'impennata di casi di Covid-19, diventa "urgente mettere a disposizione del personale della scuola tutti i dispositivi per attuare tali disposizioni, ad iniziare dalla disponibilità della rete internet: per non discriminare più` i lavoratori a tempo determinato da quelli a tempo indeterminato e il personale docente da quello educativo e Ata, serve inoltre estendere al personale precario, educativo e Ata del 'bonus formazione' (la cosiddetta Card Docenti), corrisposto dal 2005 solo agli insegnanti di ruolo", ha detto Pacifico. ''Se i docenti devono attuare una didattica a distanza efficace, e` urgente che l'amministrazione si impegni a fornire i dispositivi necessari ai docenti non solo fornendo computer e tablet, ma anche garantendo la possibilità` stessa di connessione alla rete internet'', ha detto il leader dell'Anief.
''Anief - ha continuato il sindacalista autonomo - ci sarà sempre per trattare e migliorare la didattica a distanza. Quando abbiamo firmato il contratto nazionale che la regola avremmo certamente voluto molti più giorni per rifletterci. Ed è stato il testo migliore in quel momento: lunedì scorso si doveva partire con la Dad almeno al 75% nelle scuole superiori. Spero che il testo possa essere migliorato, ma se gli altri sindacati non firmano ritorneremo all'anarchia della primavera scorsa senza alcuna regola per docenti e famiglie. E senza tutele per i lavoratori della scuola''. Queste e diverse altre proposte del sindacato sono state tradotte in una memoria con 15 temi essenziali da affrontare per far ripartire l'intero Paese, consegnata ai vertici del ministero dell'Istruzione.