"Alla pari del concorso straordinario, riservato ai docenti della scuola secondaria, anche quello per la specializzazione sul sostegno si sta trasformando in un percorso selettivo sempre più contraddittorio e a ostacoli". A dirlo Marcello Pacifico, presidente Anief. "Sarebbe bene - precisa - anche, visto ora che la pandemia obbliga a sospendere gli scritti, che l'amministrazione colga l'occasione per sanare le tante incongruenze, decidendo una volta per tutte di ammettere ai corsi specializzanti sul sostegno tutto il personale che ha svolto 36 mesi di servizio e tutti gli insegnanti interessati, prevedendo il corso specializzante anche in modalita` telematica con tirocinio, da effettuarsi pure a distanza. La nostra proposta è di graduare anche le posizioni relative ai risultati delle prove preselettive, saltare gli scritti e ammettere tutti i candidati. A questa ammissione non può certamente mancare chi sta partecipando".
Anche se a livello ministeriale sullo svolgimento o meno delle prove d'accesso ai tfa sostegno non è stato detto nulla, il decreto governativo odierno "fa sorgere alcuni dubbi ai candidati che in questi giorni stanno completando le selezioni. Perché nello stesso dpcm si scrive che viene sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private". Di conseguenza, ha già comunicato il ministero dell'Istruzione, dal 6 novembre e fino al 3 dicembre prossimo, dunque, sono sospese le prove del concorso straordinario per la scuola secondaria di primo e secondo grado indetto con DD numero 510 del 23 aprile 2020. Le prove saranno comunque ricalendarizzate dopo il 3 dicembre".
Secondo il leader dell'Anief, Marcello Pacifico, "la probabilissima sospensione delle prove d'accesso si somma alle discrepanze delle selezioni d'accesso: dal sensibile e inevitabile squilibrio nell'assegnazione dei posti all'ammissione agli scritti in base non al merito ma alla casualità derivante dall'ateneo dove si sono svolte le prove preselettive, fino alla carenza di posti messi a bando anche se consapevoli che degli oltre 80 mila insegnanti di sostegno precari, su 101.164 docenti in organico di diritto, si continua a specializzare la miseria di 20 mila candidati a sessione pari a un quarto dei posti vacanti. Siamo sempre più convinti di avere fatto cosa saggia nel predisporre una serie di ricorsi finalizzati a essere ammessi e partecipare agli scritti".