(ANSA) - ROMA, 09 FEB - "Non ci sorprenderebbe se l'ex numero uno della Banca Centrale Europea avesse l'intenzione di mettere mano a una delle piaghe della scuola pubblica italiana: avere più di 200mila supplenti annuali non è compatibile con un paese che guarda con interesse alla next generation e si appresta a investire sulla formazione oltre 20 miliardi del Recovery plan". A dirlo è Marcello Pacifico, presidente di Anief. "L'errore di fondo dell'Italia è avere chiuso le graduatorie a esaurimento e non avere permesso le assunzioni dei precari storici, come avviene da sempre nel settore privato. Che fine ha fatto il doppio canale di reclutamento. Certo, se si volesse, saremmo ancora in tempo: basterebbe trasformare il concorso straordinario della scuola secondaria, ad esempio, da selettivo a procedura per titoli che verifichi le competenze, eventualmente anche attraverso degli esami. Senza però pensare che una graduatoria di merito comporti delle esclusioni", afferma Pacifico. (ANSA).