Il personale scolastico vaccinato, quasi tutti con AstraZeneca, tranne i "fragili", è fermo e pari a 1.111.124 lavoratori, pari al 76,8% a fronte di 1.446.943 complessivi. Il dato è stato fornito oggi dal ministero dell'Istruzione ai sindacati, dopo che questi ultimi avevano ieri sollecitato la trasmissione di numeri ufficiali, soprattutto per comprendere quanti docenti, amministrativi, tecnici, ausiliari, Dsga e dirigenti scolastici non siano coperti nemmeno con la prima dose del vaccino anti Covid19. Dai numeri forniti dall'amministrazione scolastica risulta anche che le somministrazioni si sono svolte in modo fortemente differenziato, con Regioni dove la prima dose del vaccino è stata somministrato a tutti o quasi, e altre dove invece nemmeno alla metà del personale scolastico. "Come sindacato - dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - reputiamo incomprensibile e ingiustificabile che la macchina amministrativa si muova con efficacia così diversa. Come reputiamo un errore la decisione di riprendere le attività in presenza con la totalità degli alunni, senza però avere provveduto a coprire totalmente il personale almeno con una dose di vaccino: una circostanza che avrebbe almeno tutelato i lavoratori della scuola non dal contagio ma almeno dai ricoveri. Esortiamo il Governo a ravvedersi il prima possibile, includendo docenti e personale della scuola tra le liste prioritarie, e le Regioni in ritardo a provvedere di conseguenza a realizzare quelle vaccinazioni che andavano fatte nelle passate settimane". La seconda dose è stata ricevuta solo dall'1,54% del personale della scuola. (ANSA).