"Il ministro Bianchi vuole tempo pieno, più docenti, carriera e stipendi più alti. Anief condivide in pieno le parole del ministro dell'Istruzione, ritenendo però nel contempo che on bisogna più limitarsi agli annunci ma entrare nel merito delle questioni e procedere con fatti concreti: la riduzione del numero di alunni per classe, anche alla luce dell'andamento demografico della popolazione, al fine di migliorare il servizio e favorire la diffusione del tempo pieno sono punti cruciali. A tal proposito, Cisal e Anief hanno chiesto un miliardo proprio per la riduzione del numero di alunni per classe, anche alla luce dell'andamento demografico della popolazione, nell'ottica di migliorare il servizio e favorire la diffusione del tempo pieno". È quanto si legge in una nota del sindacato
"Come Anief - dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - ribadiamo l'esistenza di recuperare quel tempo scuola che il dimensionamento forzato dell'ultimo governo Berlusconi ha prodotto, arrivando a tagliare diverse ore di lezione settimanali, compresenze dei docenti, 200 mila cattedre, insegnanti specializzati e tante sedi scolastiche. E' un punto cruciale, che proprio con i soldi del Pnrr abbiamo ora la possibilità di affrontare e superare. Nello stesso tempo, i tempi sono anche maturi per rivedere i rapporti alunni-docenti, andando a cambiare i numeri delle soglie per la costituzione delle classi considerando che anche il prossimo mese di settembre si riaprirà la scuola con migliaia di classi pollaio composte da 30 alunni".
"Come deve essere affrontata - sottolinea - con decisione e immediatezza la questione di allineare gli stipendi all'inflazione: siamo fermi all'incremento del 3.48% di tre anni fa, poco dopo il contratto è scaduto e siamo fermi lì. I fondi messi a disposizioni con le ultime leggi di bilancio porterebbero a docenti e ata, come a tutti i pubblici dipendenti, aumenti leggermente superiori: è chiaro che può essere un inizio, perché l'obiettivo deve essere quello di introdurre aumenti stabili medi da 250 euro mensili, più una diaria per il rischio biologico che oggettivamente la categoria scolastica affronta tutti i giorni nell'esercizio della professione".