"A meno di improbabili ripensamenti, il personale precario della scuola italiana si ritroverà ancora una volta tradito dai partiti politici. Nonostante la maggioranza dei sindacati, che rappresentano la quasi totalità dei lavoratori, avesse condiviso la proposta immediata sulla gestione della Gps con assunzione da prima e seconda fascia senza paletti, proponendo modifiche al DL 73/2021 pure apprezzate da diversi partiti, quella trovata dal Governo Draghi è una soluzione che tradisce la giurisprudenza e le norme comunitarie sull'abuso di precariato. E anche quanto sostenuto anche dalla Cassazione e dalla Corte Costituzionale italiana". A sostenerlo è il sindacato Anief. "A questo punto - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - diventa inevitabile l'avvio di una nuova stagione di ricorsi per riconoscere il diritto oggi invece negato a chi insegna nella scuola italiana, anche se già abilitato o specializzato o con tanti anni di servizio nel sistema nazionale d'istruzione. Anche stavolta, dopo le promesse, si vedranno non riconosciuto il diritto all'immissione in ruolo, che continua così ad essere loro negata da troppi anni. Ne consegue che a settembre avremo il record di precari: saranno 250mila, soltanto in 30 mila troveranno il ruolo. Peggio di cosi non si poteva fare. Per noi è inevitabile rivolgerci al tribunale". (ANSA).