Mentre purtroppo tornano a crescere il tasso di positività e i ricoveri, si continua a puntare a marce forzate sulla vaccinazione, unica via per uscire dalla pandemia ma a preoccupare è il fatto che i numeri dei nuovi vaccinati sono sempre più esigui: oggi le prime dosi sono state solo 54 mila; ieri erano state somministrate solo 52.851 dosi come prima vaccinazione, su un totale di 402.531 vaccini distribuiti nell'arco delle 24 ore
Per quanto riguarda la prima dose, si tratta di numeri particolarmente esigui, con un livello che non si registrava da febbraio scorso. Analizzando i dati ufficiali è evidente il calo delle prime vaccinazioni da giugno ad oggi: si è passati da oltre 400 mila in 24 ore, ad una media quotidiana sotto le centomila negli ultimi tre giorni. La corsa è quindi a convincere gli scettici e gli indecisi. A Napoli 1 è partito infatti un servizio con operatori alla ricerca delle motivazioni del no al vaccino con l'obiettivo di convincere i 'renitenti' a cambiare idea. Dal call center viene contattato chi aveva fatto l'adesione, poi è stato convocato anche tre, quattro volte, ma non si è mai presentato. "Se una donna mi dice che non è venuta perché non ha visto l'sms, non si sentiva bene, non era convinta, ma vuole farlo, diamo subito la convocazione. Ma se alla fine dicono che non vogliono farlo io smetto di convocarli fino a quando non ce lo chiederanno loro", spiega Ciro Verdoliva, il direttore generale dell'Asl Napoli 1, che vuole risposte chiare, nette, definite per dare un ordine alla campagna vaccinale, per smettere di convocare duemila persone e vaccinarne duecento, per capire come sfruttare davvero i centri vaccinali e per questo da oggi ha fatto partire il call center. Il sindacato Anief invece annuncia che è di queste ore la notizia che "davanti alle scuole siciliane ci sarà una unità mobile, un presidio per vaccinare quel 30%" del personale scolastico non ancora coperto. Eppure, rispondendo ad un sondaggio, 6 docenti su 10 sono contrari all'obbligo vaccinale per il personale della scuola e la percentuale sale tra i presidi e il personale Ata. "Abbiamo dato mandato alle Asl di verificare i motivi per la mancata vaccinazione" degli over60 in Puglia, come "già fatto per gli over80", fa sapere l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco. Il ministro della Salute Roberto Speranza lo ribadisce: "quello che è certo è che la vera arma per chiudere questa stagione è la campagna di vaccinazione, dobbiamo insistere sulla vaccinazione". Parlare apertamente e in modo chiaro di eventuali effetti collaterali dei vaccini Covid, alcuni dei quali molto rari ma che possono generare preoccupazione, è la via giusta per combattere l'esitazione vaccinale, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha inserito tra le dieci minacce per la salute globale, rileva uno studio della danese Aarhus University. Ad oggi sono 24 milioni gli italiani completamente vaccinati, pari al 40,5% della popolazione totale e al 45% della platea vaccinabile dai 12 anni in su. Intanto Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, mette in guardia: "La variante Delta, purtroppo, è a un passo dal diventare resistente ai vaccini e quindi meno si trasmette e meglio è. Per questo - dice - penso che bisognerebbe combinare la campagna vaccinale, vaccinando più persone possibili, e allo stesso tempo rafforzare la nostra capacità di tracciamento, perché diminuire la trasmissione potenzia l'effetto dei vaccini". Ma anche sulle riserve a disposizione ormai emergono dei distinguo tra i vari tipi di siero: lo scarso uso dei vaccini a vettore virale, Johnson & Johnson e Astrazeneca, rispettivamente con il 45% e 17% di scorte ancora inutilizzate, rischia di portare a scadenza interi lotti e per questo alcune Regioni in queste ore potrebbero sospenderne la richiesta. (ANSA).