"Non ci piace il provvedimento approvato del Sostegni bis, noi la strada corretta l'avevamo indicata, assieme a quasi tutti gli altri sindacati rappresentativi. Però non siamo stati seguiti. Ne prendiamo atto. Ognuno però si deve prendere le proprie responsabilità. Quando a settembre prenderà il via l'anno più difficile del dopoguerra, peggiore sicuramente degli ultimi due contrassegnati dal Covid, gli italiani è bene che sappiano a chi rivolgersi: ai banchi di quella politica che mette la scuola al primo posto nei proclami e nelle campagne elettorali, ma poi la abbandona sistematicamente, anteponendo altre esigenze". A dirlo Marcello Pacifico, presidente Anief
"Pure nell'anno dei Covid - fa notare - questa tradizione non è venuta meno, contravvenendo anche a quel Patto per la scuola che tanto aveva fatto sperare i lavoratori e gli stessi sindacati che, come noi, lo avevamo sottoscritto a maggio. Sono passate poche settimane, invece sembrano anni. Perché nel frattempo il governo ha gettato la maschera e indotto il Parlamento ad abbandonare più di 100mila precari al loro destino, con meno metà dei posti che per quest'anno si tramuterà in immissioni in ruolo".
"Si è deciso anche - sottolinea Pacifico - di non procedere con la mobilità aperta ai trasferimenti a tutti che tanto bene avrebbe fatto in presenza ancora della pandemia, in tema di assegnazioni provvisorie da quest'anno. Come pure non si ravvisano novità sugli organici di maggiorare e sulle classi da ridurre come iscritti. Non ci siamo, questo decreto ci delude assai".