Pacifico, 'si pensa alle sanzioni su più livelli, ma senza sdoppiamento classi sarà class action epocale'
Roma, 29 lug. (Adnkronos/Labitalia) - Sull'obbligo vaccinale per gli insegnati, secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ''è ora di finirla con le minacce e le caccie all'untore tra gli insegnanti: se il ministero dell'Istruzione procederà con l'obbligo vaccinale senza prima aver sdoppiato le classi, da una parte lanceremo una class action epocale, dall'altra chiederemo l'annullamento dei provvedimenti punitivi".
"Il Governo pensi piuttosto a ridare alla scuola quei miliardi tolti sulla sicurezza delle classi negli ultimi 13 anni, con dissennate politiche taglia scuole, classi e personale. Invece di ridare il maltolto, peraltro in un periodo di estrema emergenza, continuiamo a parlare di altro. Così non si fa il bene della scuola, degli studenti, delle famiglie e del personale che la vivono ogni giorno'', tuona Pacifico. Sulla questione dell'obbligo vaccinale per il personale scolastico e del Green Pass chiesto a tutti per entrare scuola, osserva Pacifico "la mancanza di unità di intenti nella maggioranza starebbe favorendo un obbligo a ''strati'': una sorta di gamification, lo definisce così oggi la rivista Orizzonte Scuola, in cui il personale dovrà affrontare diversi livelli".
"Si tratterebbe di un meccanismo progressivo: come accaduto al personale sanitario, si chiederà al personale docente di vaccinarsi, ma per chi dovesse rimanere inerme od opporsi scatterebbe ''un meccanismo sanzionatorio a più livelli: prima il richiamo, poi il trasferimento, infine la sospensione. A questo, si aggiungerebbe un altro distinguo: l'imposizione potrebbe valere solo per gli insegnanti, a strettissimo contatto con gli studenti, e non per il resto del personale scolastico''. C'è poi l'idea ''di valutare una soglia a livello regionale o provinciale per imporre l'obbligo. Il problema, non di poco conto, è che ciò potrebbe essere etichettato come anticostituzionale'', conclude.