"Anche i genitori dovranno avere il pass per entrare negli istituti frequentati dai figli: lo prevede l'ultimo decreto approvato dal Consiglio dei ministri sulla "estensione dell'obbligatorietà del Green Pass". Questo significa che il certificato verde dovrà essere esibito, per entrare a scuola, da un familiare dell'alunno sia per i colloqui scuola-famiglia sia per portare un quaderno o un libro dimenticato o anche per una giustificazione". A dirlo è il sindacato Anief. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "si sta realizzando un'operazione a senso unico contro una piccola parte di chi frequenta le scuole. Gli stessi dipendenti rappresentano numericamente un decimo della popolazione scolastica, ma da parte di chi guida il Paese e la Scuola si continua a sostenere che con la loro vaccinazione le lezioni si svolgeranno in sicurezza. Noi ci permettiamo di dissentire. E di proseguire la nostra battaglia di civiltà, rivolgendoci al tribunale, perché siamo convinti che impedire l'accesso a un pubblico ufficio poiché sprovvisto della certificazione verde, rappresenta un atto illegittimo e discriminante. Siamo arrivati al punto che a un genitore che deve permanere in una scuola pochi minuti viene impedito di entrare, rischiando anche di essere multato di 1.000 euro, mentre il figlio, magari maggiorenne, può stare tranquillamente anche per sei-sette o più ore consecutive in classe fianco a fianco ai compagni di classi, senza quel certificato, nemmeno più a un metro di distanziamento. Per noi la strada del ricorso, anche stavolta, è inevitabile". (ANSA).