Il sindacato Anief ha deciso di posticipare al 17 settembre prossimo la data di adesione al ricorso gratuito contro l'obbligo del Green Pass imposto al personale scolastico. Tutti i partecipanti - i docenti e il personale Ata, precari e di ruolo che vogliono contestare l'obbligo del Green Pass - possono aderire ai ricorsi collettivi da proporre al Tar del Lazio e al Tribunale di Roma per chiedere l'annullamento e la disapplicazione dell'articolo 1, comma 6 del decreto legge n. 111/2021 e di tutte le disposizioni attuative con richiesta risarcitoria in quanto in contrasto con il regolamento dell'Unione europea n. 953/2021. Per opporsi alla norma che impone dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 l'obbligo di possesso e di esibizione del Green Pass da parte del personale anche degli atenei, pena la sospensione dal servizio e la sanzione amministrativa, il sindacato ha in questi giorni introdotto anche un nuovo ricorso gratuito, specifico per il personale universitario. Anche in questo caso, l'adesione ai ricorsi collettivi che saranno proposti presso sempre il Tar del Lazio e il Tribunale di Roma (ex art. 28, d.lgs. 150/2011) è tesa all'annullamento e alla disapplicazione dell'articolo 1, comma 6 del decreto legge n. 111/2021 e di tutte le disposizioni attuative con richiesta risarcitoria in quanto in contrasto con il regolamento UE n. 953/2021, laddove prevede dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 l'obbligo di possesso e di esibizione del Green Pass da parte del personale universitario, pena la sospensione dal servizio e la sanzione amministrativa. Possono pre-aderire a questo ricorso i docenti e il personale amministrativo universitario, precari e di ruolo che vogliono contestare l'obbligo del Green Pass. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ribadisce che giunta l'ora di finirla di "illudere tutti che il Green Pass è sinonimo di garanzia per la sicurezza della salute a scuola e nelle università. Nonostante la maggior parte del personale sia vaccinato, è chiaro che non è affatto immunizzato e che in queste condizioni non è facile, come ci stanno dicendo da mesi, fare formazione in presenza. Bisognava garantire maggiori spazi, tracciamenti frequenti non invasivi, anche salivari, sia per il personale che per gli studenti. L'obbligo rimane inutile, illegittimo e discriminante. Anche per questo, lunedì 13 settembre Anief ha proclamato lo sciopero, per inviare un segnale contro questo modo errato e unilaterale di riportare gli allievi a formarsi e il personale ad insegnare o nelle segreterie". (ANSA).