Sono 1,5 milioni gli studenti a rischio DAD in caso di alunno positivo in classe: la stima è del sindacato Anief secondo il quale è il numero degli studenti che in modo coatto andrebbero a svolgere didattica a distanza perdendo una decina di giorni di scuola in presenza, qualora dovessero presentarsi casi di contagi da Covid19 in classe. Il numero - spiega il sindacato - deriva dalle nuove disposizioni che stanno per essere ufficializzate dai Ministeri della Salute e dell'Istruzione, in accordo con l'Iss: una volta accertato un caso di positività, i tamponi dovranno essere fatti a tutti gli alunni della classe e qualora dovesse risultare anche positivo un altro compagno tutti i non vaccinati che sono entrati in contatto con il primo contagiato andrebbero a fare didattica a distanza, mentre continuerebbero a fare lezione in classe solo i vaccinati. "Non possiamo che denunciare questa palese violazione, non solo del diritto allo studio, ma dei principi basilari della nostra Costituzione: il principio di uguaglianza, la parità di trattamento fra i cittadini. La scuola dovrebbe essere la palestra, se non il tempio, della democrazia, e il luogo dove noi insegniamo queste regole democratiche", ha detto il presidente di Anief, Marcello Pacifico. (ANSA)