l rientro del docente o dell'amministrativo Ata "sospeso potrà avvenire con certificazione verde valida e alla conclusione della supplenza conferita per sostituirlo". E' quanto prevede una circolare diffusa oggi dal ministero dell'Istruzione che fa storcere il naso al sindacato Anief. "Dunque, la sospensione della retribuzione e di ogni altro compenso o emolumento, oltre che del servizio valido ai fini pensionistici, va oltre il periodo effettivo di reale mancanza della certificazione verde", osserva il sindacato. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che "per garantire diritto allo studio e continuità del servizio si sta pregiudicando il più elementare diritto dei lavoratori: quello alla garanzia del posto di lavoro e dello stipendio collegato. Rendere ultrattiva una sanzione già, a nostro modo di vedere, penalizzante e discriminatoria, quella legata alla mancata presentazione del Green Pass, rappresenta un atto grave contro il quale ci batteremo in tutte le sedi possibili, ad iniziare da quelle giudiziarie", conclude il leader del sindacato. Anief ritiene infatti che in questo modo "si continui a portare avanti una politica sempre più ingiusta, verso chi per mille motivi non può o non vuole vaccinarsi. Arrivare a negare l'immediato rientro sul posto di lavoro, anche in presenza del Green Pass, rappresenta una violazione del diritto lavorativo". Il sindacato annuncia sin d'ora l'intenzione di impugnare questa norma palesemente vessatorio verso il personale scolastico. (ANSA).